“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio; le città sono luoghi di scambio […], ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di desideri, di ricordi” . Pompei è una città viva, un poetico componimento in cui ogni singolo frammento, ogni dettaglio, ha la capacità di raccontare una storia millenaria, di accompagnare il visitatore in un grande interno dalla forma urbana concreta, chiara, limitato e definito da un’architettura, oggi ridotta a rudere, di qualità. L’idea di progetto è stata quella di ricucire il tessuto esistente lavorando per frammenti, con minuzia e delicatezza, al fine di migliorarne la percorrenza senza alterare l’impianto urbano esistente: un’operazione chirurgica volta ad ampliare la fruizione del sito, riconoscerne la qualità ed esaltarne le peculiarità. I dispositivi disseminati nei nodi di maggiore interesse offrono la possibilità di vivere la città come un grande interno urbano in cui le caratteristiche psicologiche di orientamento e identificazione entrano in gioco coinvolgendo il visitatore e accompagnandolo nel percorso di riscoperta di una città reale e allo stesso tempo immaginaria, che «contiene il suo passato come le linee di una mano» . Ampliare la fruibilità del sito e migliorarne l’accessibilità significa restituire all’insediamento la sua identità: Pompei è uguale ad ogni altra città e come tale va vissuta.
I dispositivi per l’Area di Porta Marina / Saitto, V; Fabbrocino, G. - (2014), pp. 243-249.
I dispositivi per l’Area di Porta Marina
Saitto V
;
2014
Abstract
“Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni di un linguaggio; le città sono luoghi di scambio […], ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di desideri, di ricordi” . Pompei è una città viva, un poetico componimento in cui ogni singolo frammento, ogni dettaglio, ha la capacità di raccontare una storia millenaria, di accompagnare il visitatore in un grande interno dalla forma urbana concreta, chiara, limitato e definito da un’architettura, oggi ridotta a rudere, di qualità. L’idea di progetto è stata quella di ricucire il tessuto esistente lavorando per frammenti, con minuzia e delicatezza, al fine di migliorarne la percorrenza senza alterare l’impianto urbano esistente: un’operazione chirurgica volta ad ampliare la fruizione del sito, riconoscerne la qualità ed esaltarne le peculiarità. I dispositivi disseminati nei nodi di maggiore interesse offrono la possibilità di vivere la città come un grande interno urbano in cui le caratteristiche psicologiche di orientamento e identificazione entrano in gioco coinvolgendo il visitatore e accompagnandolo nel percorso di riscoperta di una città reale e allo stesso tempo immaginaria, che «contiene il suo passato come le linee di una mano» . Ampliare la fruibilità del sito e migliorarne l’accessibilità significa restituire all’insediamento la sua identità: Pompei è uguale ad ogni altra città e come tale va vissuta.File | Dimensione | Formato | |
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