Le elezioni europee del 25 maggio 2014 si confermano ancora, per lo meno nelle loro caratteristiche essenziali, delle elezioni di secondo ordine. C’era chi credeva, anche in buona fede, che l’impatto della crisi economica, l’adozione di dolorose misure anti-austerità o, magari, l’introduzione degli spitzenkandidaten per la presidenza della Commissione potessero risvegliare quel «gigante addormentato» che è l’Unione europea. Così non è stato. Da una prospettiva ampia, sia storica che geografica, il voto europeo ha visto riprodursi alcuni di quei meccanismi che, con regolarità quinquennale dal 1979 ad oggi, contraddistinguono le elezioni per il Parlamento di Strasburgo.
Conclusioni. Prime elezioni europee o le solite lezioni nazionali? / Valbruzzi, M.; Vignati, R.. - (2014), pp. 461-474.
Conclusioni. Prime elezioni europee o le solite lezioni nazionali?
VALBRUZZI M.
;
2014
Abstract
Le elezioni europee del 25 maggio 2014 si confermano ancora, per lo meno nelle loro caratteristiche essenziali, delle elezioni di secondo ordine. C’era chi credeva, anche in buona fede, che l’impatto della crisi economica, l’adozione di dolorose misure anti-austerità o, magari, l’introduzione degli spitzenkandidaten per la presidenza della Commissione potessero risvegliare quel «gigante addormentato» che è l’Unione europea. Così non è stato. Da una prospettiva ampia, sia storica che geografica, il voto europeo ha visto riprodursi alcuni di quei meccanismi che, con regolarità quinquennale dal 1979 ad oggi, contraddistinguono le elezioni per il Parlamento di Strasburgo.File | Dimensione | Formato | |
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