Le invettive contro Lorenzo Valla fra Napoli e Roma. Dalla critica filologica di Bartolomeo Facio all'agone letterario con Poggio Bracciolini

Nel corso del seminario ci si soffermerà sulla tipologia testuale dell’invettiva che nell’Umanesimo italiano assisté a una fioritura senza eguali, in quanto strumento di interazione conflittuale esclusivo della comunità intellettuale del Quattrocento. «Indiscusso protagonista della storia dell’invettiva umanistica – dichiara Ludovica Sasso – fu Lorenzo Valla, che risultò di frequente privilegiato bersaglio di scritti ad vituperandum da parte di altri intellettuali coevi, in particolare Bartolomeo Facio, autore di quattro Invective contro il romano, allorché entrambi erano impegnati presso la corte di Alfonso d’Aragona, e Poggio Bracciolini, autore di cinque orationes in Vallam fra la fine del 1451 e il 1454. La contesa tra Poggio e Valla rappresentò l'agone intellettuale par excellence del Quattrocento italiano: vi si riscontra un'intensa critica delle reciproche abilità linguistiche e del metodo di studio e di insegnamento del latino, che vide come precedente storico proprio le invettive del Facio contro il Valla ai tempi del suo soggiorno napoletano (1435-1447)».