Nel passaggio degli anni 90 assistiamo a profondi cambiamenti nel panorama della criminalità organizzata a Napoli e in Campania. Una svolta che in parte asseconda dinamiche proprie del mondo criminale, esiti di processi evolutivi interni che affondano le radici nel decennio precedente e in parte riflette le trasformazioni del contesto esterno, in particolare nella sfera del potere e dei mercati. Il rapporto tra criminalità organizzata e le varie dimensioni del contesto è un collegamento ovvio, ma non banale dal punto di vista analitico. Nel senso che è poco messo a tema dagli studiosi dei fenomeni mafiosi. L’osservazione delle diverse fasi storiche del fenomeno camorristico mette in evidenza invece, in modo più chiaro rispetto ad altri casi di criminalità organizzata, la sua stretta connessione con le dinamiche territoriali in cui si forma e si riproduce. Una conferma della adattabilità del tessuto camorristico sta nell’ampio e articolato ventaglio di forme in cui il fenomeno si presenta, sia in prospettiva diacronica che sincronica: le formazioni di camorra hanno assunto caratteri diversi non solo nel corso della storia (dalla setta di età borbonica alla forma reticolare di tante associazioni dei giorni nostri che tengono dentro attività di impresa legali e ruoli più propriamente criminali), ma anche in relazione ai diversi luoghi e territori con le proprie specifiche caratteristiche demografiche, urbanistiche, sociali, economiche, politiche. Questo contributo si propone di ricostruire le dinamiche di cambiamento tra gli anni 90 e oggi avendo come asse interpretativo il rapporto tra organizzazioni mafiose e caratteristiche del contesto.
Camorra e società a Napoli dagli anni 90 ad oggi / Brancaccio, Luciano; Esposito, Federico. - (2022), pp. 217-231.
Camorra e società a Napoli dagli anni 90 ad oggi
Luciano Brancaccio;Federico Esposito
2022
Abstract
Nel passaggio degli anni 90 assistiamo a profondi cambiamenti nel panorama della criminalità organizzata a Napoli e in Campania. Una svolta che in parte asseconda dinamiche proprie del mondo criminale, esiti di processi evolutivi interni che affondano le radici nel decennio precedente e in parte riflette le trasformazioni del contesto esterno, in particolare nella sfera del potere e dei mercati. Il rapporto tra criminalità organizzata e le varie dimensioni del contesto è un collegamento ovvio, ma non banale dal punto di vista analitico. Nel senso che è poco messo a tema dagli studiosi dei fenomeni mafiosi. L’osservazione delle diverse fasi storiche del fenomeno camorristico mette in evidenza invece, in modo più chiaro rispetto ad altri casi di criminalità organizzata, la sua stretta connessione con le dinamiche territoriali in cui si forma e si riproduce. Una conferma della adattabilità del tessuto camorristico sta nell’ampio e articolato ventaglio di forme in cui il fenomeno si presenta, sia in prospettiva diacronica che sincronica: le formazioni di camorra hanno assunto caratteri diversi non solo nel corso della storia (dalla setta di età borbonica alla forma reticolare di tante associazioni dei giorni nostri che tengono dentro attività di impresa legali e ruoli più propriamente criminali), ma anche in relazione ai diversi luoghi e territori con le proprie specifiche caratteristiche demografiche, urbanistiche, sociali, economiche, politiche. Questo contributo si propone di ricostruire le dinamiche di cambiamento tra gli anni 90 e oggi avendo come asse interpretativo il rapporto tra organizzazioni mafiose e caratteristiche del contesto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.