La giornata di studio mira a definire come sta cambiando l'interazione tra istituzioni, gruppi e movimenti circa la questione degli 'spazi urbani condivisi' che negli ultimi decenni - in Italia così come nel resto d'Europa e del mondo - stanno ridefinendo e sostanziando il 'diritto alla città'. Gli spazi divengono beni gestiti in forma diretta o partecipata dalle comunità, e stimolano una nuova progettualità pubblica, alternativa a quella governance delle città che destina gli spazi pubblici al consumo ed al profitto. Confrontandosi con il diritto e proponendone forme e interpretazioni specifiche, ma anche incrementando strumenti di aggregazione formali ed informali innovativi, le pratiche di gestione collettiva degli spazi pubblici declinano oggi la necessità di una partecipazione ai processi decisionali su vari piani. Le relazioni tra queste pratiche e le istituzioni (in modo specifico poi, quelle tra studenti, università e città), il ruolo di sussidiarietà e di riattivazione delle persone escluse, le relazioni mutualistiche e solidali, le pratiche di autorecupero degli spazi e di progettazione partecipata saranno oggetto di riflessione nel corso della giornata di studio, attraverso testimonianze dirette e il confronto con ricercatori e ricercatrici, riflettendo insieme su pratiche lontane e vicine, tra cui quella di ARTLAB quale esperienza di lunga collaborazione e trattativa (10 anni) fra studenti e precari, comunità, Comune di Parma ed Università di Parma.
Relazione al Convegno "Spazi urbani condivisi e partecipati. Istituzioni e movimenti", presso l’Università degli Studi di Parma, 25/1/2022, organizzato dall’Università di Parma con ArtLab / De Tullio, Mf. - (2022).
Relazione al Convegno "Spazi urbani condivisi e partecipati. Istituzioni e movimenti", presso l’Università degli Studi di Parma, 25/1/2022, organizzato dall’Università di Parma con ArtLab.
De Tullio, MF
2022
Abstract
La giornata di studio mira a definire come sta cambiando l'interazione tra istituzioni, gruppi e movimenti circa la questione degli 'spazi urbani condivisi' che negli ultimi decenni - in Italia così come nel resto d'Europa e del mondo - stanno ridefinendo e sostanziando il 'diritto alla città'. Gli spazi divengono beni gestiti in forma diretta o partecipata dalle comunità, e stimolano una nuova progettualità pubblica, alternativa a quella governance delle città che destina gli spazi pubblici al consumo ed al profitto. Confrontandosi con il diritto e proponendone forme e interpretazioni specifiche, ma anche incrementando strumenti di aggregazione formali ed informali innovativi, le pratiche di gestione collettiva degli spazi pubblici declinano oggi la necessità di una partecipazione ai processi decisionali su vari piani. Le relazioni tra queste pratiche e le istituzioni (in modo specifico poi, quelle tra studenti, università e città), il ruolo di sussidiarietà e di riattivazione delle persone escluse, le relazioni mutualistiche e solidali, le pratiche di autorecupero degli spazi e di progettazione partecipata saranno oggetto di riflessione nel corso della giornata di studio, attraverso testimonianze dirette e il confronto con ricercatori e ricercatrici, riflettendo insieme su pratiche lontane e vicine, tra cui quella di ARTLAB quale esperienza di lunga collaborazione e trattativa (10 anni) fra studenti e precari, comunità, Comune di Parma ed Università di Parma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.