Storicamente la città di Napoli ha sempre patito una moltitudine di orfani o di minori derelitti. Lazzari, scugnizzi, nel corso dei secoli hanno trovato il sostegno di enti caritatevoli, finanziati spesso dalle famiglie nobiliari attraverso il clero. Questi ospizi non solo li accoglievano in fasce, ma ne curavano anche l’educazione. I conservatori cittadini, tra cui il superstite San Pietro a Majella, li avviavano alla musica, i conventi ne facevano spesso religiosi. Su questo panorama si staglia, nella sua storia plurisecolare, la Real Casa della Annunziata che raccogliendo nel Medioevo il testimone delle pie cause di tradizione tardoromana, intendeva provvedere agli orfani sia nei bisogni immediati sia nella ricerca di una nuova famiglia. L’ente esiste da circa 700 anni, ed ha inoltre custodito un preziosissimo archivio nel quale leggere i mali del passato e quindi allertarci su quelli del presente. Si tratta, dunque, di una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla cura dell’infanzia, oggi parte di un consistente e poco conosciuto patrimonio culturale. L’obiettivo specifico del progetto è quello di recuperare la memoria di questo luogo dal fascino straordinario, dove s’incrociano infanzia, genitorialità, cultura, patrimonio immateriale e materiale, arte, solidarietà, cura, valorizzandone il ruolo strategico di cerniera urbana, storica, sociale per fornirne una comprensione plurale, Guardando al contesto generale della ricerca, all’insieme del complesso monumentale della Real Casa dell’Annunziata e alle sue caratteristiche storico-culturali, artistiche e socio-educative, la sfida è quella di definire strategie di inclusione, di valorizzazione e di coesione sociale, individuando risorse, problematiche e priorità di intervento.
Progetto Ricerca di Ateneo (FRA, linea B) finanziato per il biennio 2021-2023 dal titolo “Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori” (co-corresponding proponent: F. Marone, DSU Univ. Federico II Napoli); / Galgano, Francesca. - (2021). (Intervento presentato al convegno “Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori” nel 2021).
Progetto Ricerca di Ateneo (FRA, linea B) finanziato per il biennio 2021-2023 dal titolo “Anna¬_Lab: Il Laboratorio dell’Annunziata. Una comunità educante per la promozione del patrimonio culturale e la cura dei minori” (co-corresponding proponent: F. Marone, DSU Univ. Federico II Napoli);
FRANCESCA GALGANO
2021
Abstract
Storicamente la città di Napoli ha sempre patito una moltitudine di orfani o di minori derelitti. Lazzari, scugnizzi, nel corso dei secoli hanno trovato il sostegno di enti caritatevoli, finanziati spesso dalle famiglie nobiliari attraverso il clero. Questi ospizi non solo li accoglievano in fasce, ma ne curavano anche l’educazione. I conservatori cittadini, tra cui il superstite San Pietro a Majella, li avviavano alla musica, i conventi ne facevano spesso religiosi. Su questo panorama si staglia, nella sua storia plurisecolare, la Real Casa della Annunziata che raccogliendo nel Medioevo il testimone delle pie cause di tradizione tardoromana, intendeva provvedere agli orfani sia nei bisogni immediati sia nella ricerca di una nuova famiglia. L’ente esiste da circa 700 anni, ed ha inoltre custodito un preziosissimo archivio nel quale leggere i mali del passato e quindi allertarci su quelli del presente. Si tratta, dunque, di una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla cura dell’infanzia, oggi parte di un consistente e poco conosciuto patrimonio culturale. L’obiettivo specifico del progetto è quello di recuperare la memoria di questo luogo dal fascino straordinario, dove s’incrociano infanzia, genitorialità, cultura, patrimonio immateriale e materiale, arte, solidarietà, cura, valorizzandone il ruolo strategico di cerniera urbana, storica, sociale per fornirne una comprensione plurale, Guardando al contesto generale della ricerca, all’insieme del complesso monumentale della Real Casa dell’Annunziata e alle sue caratteristiche storico-culturali, artistiche e socio-educative, la sfida è quella di definire strategie di inclusione, di valorizzazione e di coesione sociale, individuando risorse, problematiche e priorità di intervento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.