Mettendo a frutto fonti testuali e visive, alcune delle quali tuttora inedite, questo intervento si propone di riscostruire l'aspetto assunto nel XVI secolo da alcuni edifici paleocristiani e altomedievali di Napoli, tra cui le basiliche maggiori di San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e la diaconia della Rotonda. In seguito ricostruiti in forme barocche, questi edifici avevano preservato fino ad allora la loro facies medievale, a sua volta esito di molteplici trasformazioni che ne avevano alterato nei secoli l'impianto primitivo. Come erano percepite queste vetuste fabbriche nel Cinquecento? In che modo interagivano col paesaggio urbano? Quali legami esprimevano con la storia della città e con le sue tradizioni artistiche e religiose? La ricostruzione della loro fisionomia architettonica e l'identificazione dei loro spolia in edifici più tardi restituiranno idealmente un segmento perduto della città medievale, mettendo in luce il rapporto tradizione-innovazione nell'architettura sacra di Napoli fra Medioevo ed Età moderna.
Napoli medievale nel Cinquecento. Tradizione e innovazione nell'architettura sacra napoletana tra Medioevo ed Età moderna / D'Ovidio, Stefano. - Tomo primo. Memorie, storie, immagini:(2020), pp. 1545-1555. [10.6093/978-88-99930-06-6]
Napoli medievale nel Cinquecento. Tradizione e innovazione nell'architettura sacra napoletana tra Medioevo ed Età moderna
Stefano D'Ovidio
Primo
2020
Abstract
Mettendo a frutto fonti testuali e visive, alcune delle quali tuttora inedite, questo intervento si propone di riscostruire l'aspetto assunto nel XVI secolo da alcuni edifici paleocristiani e altomedievali di Napoli, tra cui le basiliche maggiori di San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e la diaconia della Rotonda. In seguito ricostruiti in forme barocche, questi edifici avevano preservato fino ad allora la loro facies medievale, a sua volta esito di molteplici trasformazioni che ne avevano alterato nei secoli l'impianto primitivo. Come erano percepite queste vetuste fabbriche nel Cinquecento? In che modo interagivano col paesaggio urbano? Quali legami esprimevano con la storia della città e con le sue tradizioni artistiche e religiose? La ricostruzione della loro fisionomia architettonica e l'identificazione dei loro spolia in edifici più tardi restituiranno idealmente un segmento perduto della città medievale, mettendo in luce il rapporto tradizione-innovazione nell'architettura sacra di Napoli fra Medioevo ed Età moderna.File | Dimensione | Formato | |
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