L’analisi del rapporto tra lo sport e le religioni può svilupparsi secondo diverse prospettive di indagine: dall’incidenza della religione nello sport agli orientamenti delle confessioni religiose sull’agone fisico; dalla dimensione etica dell’agire agonistico al raffigurarsi di una vera e propria “fede sportiva”. Soffermandoci sulla prima ipotesi di studio, non si può non tenere conto della peculiare centralità che le richieste di accomodamento provenienti dalle diverse identità religiose assumono sempre più nello spazio pubblico sportivo, nella garanzia dell’espressione di un pieno esercizio dei diritti e delle libertà. In quest’ottica, la «responsabilità vocazionale» dell’atleta fedele ed osservante pare implicare una particolare attenzione da parte delle istituzioni sportive, le quali non possono non considerare la scelta dell’atleta di vivere lo sport anche come occasione per manifestare il proprio credo. Sono evidente espressione del possibile intreccio tra sport e religioni il segno della croce fatto come affidamento al proprio Dio della gara da disputare o come ringraziamento del risultato conseguito, la scelta di indossare i simboli religiosi in occasione delle competizioni, l’astensione dalla gara nei giorni delle festività religiose, l’osservanza del digiuno. Questa casistica, piuttosto ricorrente, denota la presenza incisiva dell’elemento religioso e pone all’attenzione la tutela delle specifiche rivendicazioni identitarie nel rapporto di lavoro sportivo.

Identità religiose nello sport / Gagliardi, Caterina. - (2021). (Intervento presentato al convegno Tifo calcistico, sport e religioni tenutosi a Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Catanzaro Magna Graecia nel 29 ottobre 2021).

Identità religiose nello sport

Caterina Gagliardi
2021

Abstract

L’analisi del rapporto tra lo sport e le religioni può svilupparsi secondo diverse prospettive di indagine: dall’incidenza della religione nello sport agli orientamenti delle confessioni religiose sull’agone fisico; dalla dimensione etica dell’agire agonistico al raffigurarsi di una vera e propria “fede sportiva”. Soffermandoci sulla prima ipotesi di studio, non si può non tenere conto della peculiare centralità che le richieste di accomodamento provenienti dalle diverse identità religiose assumono sempre più nello spazio pubblico sportivo, nella garanzia dell’espressione di un pieno esercizio dei diritti e delle libertà. In quest’ottica, la «responsabilità vocazionale» dell’atleta fedele ed osservante pare implicare una particolare attenzione da parte delle istituzioni sportive, le quali non possono non considerare la scelta dell’atleta di vivere lo sport anche come occasione per manifestare il proprio credo. Sono evidente espressione del possibile intreccio tra sport e religioni il segno della croce fatto come affidamento al proprio Dio della gara da disputare o come ringraziamento del risultato conseguito, la scelta di indossare i simboli religiosi in occasione delle competizioni, l’astensione dalla gara nei giorni delle festività religiose, l’osservanza del digiuno. Questa casistica, piuttosto ricorrente, denota la presenza incisiva dell’elemento religioso e pone all’attenzione la tutela delle specifiche rivendicazioni identitarie nel rapporto di lavoro sportivo.
2021
Identità religiose nello sport / Gagliardi, Caterina. - (2021). (Intervento presentato al convegno Tifo calcistico, sport e religioni tenutosi a Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Catanzaro Magna Graecia nel 29 ottobre 2021).
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