L'impiego del dimetro giambico nell'opera di Ausonio appare legato a moduli e stilemi tipici dell'inno e rivela il compiacimento con cui il poeta esperto sa giocare con le norme dei generi letterari e attingere tanto alle forme ormai canonizzate nella letteratura latina quanto a quelle della lirica arcaica, dimostrando uno sperimentalismo dotto che aspira a rispecchiarsi nella poesia erudita di matrice neoterica. Uno spunto interessante a tal proposito è offerto dall'epistola 9 Green, indirizzata a Probo: le riflessioni sul testo di Ausonio diventano significative se poste a confronto con gli inni di Ambrogio in dimetri giambici; la coincidenza di scelte metriche riflette sicuramente una tendenza alla sperimentazione e all'innovazione volta a stupire, comune alla pratica poetica cristiana e pagana del IV sec. d. C.
Volucripes dimetria: l'inno in dimetri giambici in Ausonio / Fascione, S. - 204:(2018), pp. 263-271.
Volucripes dimetria: l'inno in dimetri giambici in Ausonio
Fascione S
2018
Abstract
L'impiego del dimetro giambico nell'opera di Ausonio appare legato a moduli e stilemi tipici dell'inno e rivela il compiacimento con cui il poeta esperto sa giocare con le norme dei generi letterari e attingere tanto alle forme ormai canonizzate nella letteratura latina quanto a quelle della lirica arcaica, dimostrando uno sperimentalismo dotto che aspira a rispecchiarsi nella poesia erudita di matrice neoterica. Uno spunto interessante a tal proposito è offerto dall'epistola 9 Green, indirizzata a Probo: le riflessioni sul testo di Ausonio diventano significative se poste a confronto con gli inni di Ambrogio in dimetri giambici; la coincidenza di scelte metriche riflette sicuramente una tendenza alla sperimentazione e all'innovazione volta a stupire, comune alla pratica poetica cristiana e pagana del IV sec. d. C.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.