La criminalità organizzata, soprattutto di tipo mafioso, è un oggetto di analisi che impone ai ricercatori uno sguardo critico. Come si può infatti studiare un fenomeno segreto, oscuro, illegale, pericoloso? Gli studi sulle mafie assistono a una crescita costante, testimoniata dalla vivacità del confronto scientifico a livello internazionale, dall'avvio di progetti di ricerca interdisciplinari e dall'emergere di centri di ricerca specializzata. A fronte di una sempre maggiore rilevanza del dibattito, la riflessione riguardante gli strumenti, il metodo e le tecniche utilizzati non ha ricevuto un'attenzione altrettanto sistematica. Nell'ambito di questa ricerca, studiosi di diverse discipline - sociologi e tra questi quelli del diritto, antropologi, storici, geografi e criminologi e giuristi - hanno fornito il loro contributo per spiegare le metodologie. Il presente contributo volge a due profili, quello giuspubblicistico e quello della sociologia della devianza.Si osservano e spiegano le fonti del diritto, quelle investigative e giudiziarie e si pone l'attenzione ai limiti entro i quali la (libertà di) ricerca in materia deve muovere. Si presta anche attenzione alle regole deontologiche quali fonti di riferimento degli studiosi delle singole discipline.
Profili giuridici dell’accesso e dell’uso delle fonti nella ricerca scientifica sulle mafie / Pascali, Michelangelo; D'Alfonso, Stefano. - (2022), pp. 191-204.
Profili giuridici dell’accesso e dell’uso delle fonti nella ricerca scientifica sulle mafie
Michelangelo Pascali;Stefano D'Alfonso
2022
Abstract
La criminalità organizzata, soprattutto di tipo mafioso, è un oggetto di analisi che impone ai ricercatori uno sguardo critico. Come si può infatti studiare un fenomeno segreto, oscuro, illegale, pericoloso? Gli studi sulle mafie assistono a una crescita costante, testimoniata dalla vivacità del confronto scientifico a livello internazionale, dall'avvio di progetti di ricerca interdisciplinari e dall'emergere di centri di ricerca specializzata. A fronte di una sempre maggiore rilevanza del dibattito, la riflessione riguardante gli strumenti, il metodo e le tecniche utilizzati non ha ricevuto un'attenzione altrettanto sistematica. Nell'ambito di questa ricerca, studiosi di diverse discipline - sociologi e tra questi quelli del diritto, antropologi, storici, geografi e criminologi e giuristi - hanno fornito il loro contributo per spiegare le metodologie. Il presente contributo volge a due profili, quello giuspubblicistico e quello della sociologia della devianza.Si osservano e spiegano le fonti del diritto, quelle investigative e giudiziarie e si pone l'attenzione ai limiti entro i quali la (libertà di) ricerca in materia deve muovere. Si presta anche attenzione alle regole deontologiche quali fonti di riferimento degli studiosi delle singole discipline.File | Dimensione | Formato | |
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