L’urgente necessità di nuove metodologie, procedure e azioni di pianifi cazioni urbanistica in grado di fronteggiare il cambiamento climatico e contenere i fenomeni entropici e dissipativi della città è oramai diffusamente avvertito nei contesti urbani e metropolitani. Il compito degli esperti e degli operatori è oggi quello di proporre una nuova pratica urbanistica che si fondi sulla ridefi nizione dei paradigmi di riferimento, ma anche su forme di partecipazione innovata della componente socio-antropica della città che prevenga i confl itti che sembrano oggi caratterizzare, con sempre maggiore frequenza, gli interventi di trasformazione del territorio. Piuttosto che discutere ed analizzare le possibili connotazioni di sostenibilità ed integrazione della strumentazione urbanistica vigente (la cui matrice risale a circa 60 anni fa), sarebbe più utile pensare ad una sorta di rifondazione urbanistica nel nostro paese considerando anche la “vacanza legislativa” relativa alla legge quadro sul governo del territorio. Le rifl essioni che seguono tentano di porre in evidenza come sia oggi necessario passare dalle indicazioni e dalle buone pratiche, che possono anche derivare dai recenti esempi di eco-cities, alla codifi ca di un nuovo processo di governo delle trasformazioni territoriali, l’Ecourbanistica, che sia riconducibile ad un approccio scientifi co all’interpretazione dei fenomeni urbani e giunga a proporre azioni concrete, e non ulteriormente procrastinabili, da operare sul sistema urbano.
Ecourbanistica: per una nuova pianificazione nella città senza energia / Fistola, R. - (2012), pp. 135-142.
Ecourbanistica: per una nuova pianificazione nella città senza energia
FISTOLA R
2012
Abstract
L’urgente necessità di nuove metodologie, procedure e azioni di pianifi cazioni urbanistica in grado di fronteggiare il cambiamento climatico e contenere i fenomeni entropici e dissipativi della città è oramai diffusamente avvertito nei contesti urbani e metropolitani. Il compito degli esperti e degli operatori è oggi quello di proporre una nuova pratica urbanistica che si fondi sulla ridefi nizione dei paradigmi di riferimento, ma anche su forme di partecipazione innovata della componente socio-antropica della città che prevenga i confl itti che sembrano oggi caratterizzare, con sempre maggiore frequenza, gli interventi di trasformazione del territorio. Piuttosto che discutere ed analizzare le possibili connotazioni di sostenibilità ed integrazione della strumentazione urbanistica vigente (la cui matrice risale a circa 60 anni fa), sarebbe più utile pensare ad una sorta di rifondazione urbanistica nel nostro paese considerando anche la “vacanza legislativa” relativa alla legge quadro sul governo del territorio. Le rifl essioni che seguono tentano di porre in evidenza come sia oggi necessario passare dalle indicazioni e dalle buone pratiche, che possono anche derivare dai recenti esempi di eco-cities, alla codifi ca di un nuovo processo di governo delle trasformazioni territoriali, l’Ecourbanistica, che sia riconducibile ad un approccio scientifi co all’interpretazione dei fenomeni urbani e giunga a proporre azioni concrete, e non ulteriormente procrastinabili, da operare sul sistema urbano.File | Dimensione | Formato | |
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