Dalle origini ai modelli teorici: la perenne attesa di Godot

L’elaborazione di un modello teorico della disabilità è stato, sin dai primi anni del 1950, un tema di grande interesse che ha suscitato riflessioni sui temi della salute, del benessere, della malattia e delle conseguenze sulla vita delle persone. Il lavoro, partendo da tali premesse intende ricostruire l’evoluzione degli strumenti di tutela offerti dal nostro Legislatore per le persone prive in tutto o in parte di autonomia. Mostrando come la visione medico-individualista che, nel codice civile italiano, ha certamente contraddistinto gli istituti tradizionali dell’interdizione e dell’inabilitazione debba cedere difronte ad una nuova concezione volta alla promozione ed inclusione della persona nella prospettiva indicata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il lavoro si incentra, pertanto, su di un raffronto attraverso l’analisi normativa tra tali strumenti di tutela e il linguaggio utilizzato dal Legislatore. L’utilizzo di una corretta terminologia connessa alla disabilità diviene infatti un fattore determinante per una consapevole trattazione dell’argomento, rispettosa delle sensibilità e della visione people-first auspicata dagli studiosi dei disability studies.