L'adesione a pratiche sociali per entrare a far parte di una collettività avviene attraverso dinamiche profondamente performative. Sopratutto nell'identificazione con un genere sessuale l'individuo si trova costantemente a dover fronteggiare la Norma come costruzione regolatrice al contempo garante e inibitoria. Aderirvi o disattenderla fa parte delle sperimentazioni identitarie nel dialogo tra il sé e l'altro. Gli studi di J. Butler in Undoing Gender aprono a una dimensione più fluida nell'adesione al genere, suggerendo che anche la categoria sessuale a cui appartenere può essere scelta o performata. Gli studi antropologici, psicoanalitici, sociologici e artistici sul genere si nutrono e sono nutriti dalle denunce dei movimenti per la libertà di scelta nella affermazione dell'identità sessuale. I Performances Studies in particolar modo si situano al crocevia di questi approcci, contribuendo al disvelamento dei meccanismi alla base delle pratiche sociali ascriventi con cui le problematiche di genere si confrontano costantemente. L'articolo mira ad identificare gli elementi di continuità/rottura nei meccanismi performativi con cui si costruiscono i rapporti di coppia, nucleo alla base della vita comunitaria, attraverso tre produzioni artistiche: una teatrale, Casa di bambola (1879) di H. Ibsen, una letteraria Le ho mai raccontato del vento del nord (2010) di D. Glattauer, una cinematografica, Her (2013) di S. Jonze. L'atto rivoluzionario di Nora alla fine del dramma ibseniano rappresenta una delle prime grandi messe in discussione del gioco delle parti tra i generi, ma cosa accade quando la nuova casa di bambola diventa la rete? Nella contemporaneità internet è riconosciuto come prolungamento dello spazio di costruzione e contestazione del sé, in cui genere e sessualità sono concetti meno regolamentati. Il virtuale, aprendo a possibilità performative più ampie e giocando su anonimato e anomia, da un lato appare una piattaforma dove sperimentare una totale libertà sessuale, dall'altro reitera meccanismi perversi che danno vita a nuovi spazi claustrofobici in cui l'altro diventa strumento di soddisfacimento narcisistico di cui si finisce per voler disporre. Mentre nel romanzo austriaco si assiste al ribaltamento del cliché uomo manipolatore/donna manipolata, in Her il discorso è portato all'estremo: cosa succede se l'oggetto del desiderio in questione è anche immateriale?

"Nuove Case di Bambola: dinamiche performative negli spazi della coppia dal salotto borghese a Internet" / Natale, Aureliana. - (2015), pp. 167-179.

"Nuove Case di Bambola: dinamiche performative negli spazi della coppia dal salotto borghese a Internet"

Aureliana Natale
2015

Abstract

L'adesione a pratiche sociali per entrare a far parte di una collettività avviene attraverso dinamiche profondamente performative. Sopratutto nell'identificazione con un genere sessuale l'individuo si trova costantemente a dover fronteggiare la Norma come costruzione regolatrice al contempo garante e inibitoria. Aderirvi o disattenderla fa parte delle sperimentazioni identitarie nel dialogo tra il sé e l'altro. Gli studi di J. Butler in Undoing Gender aprono a una dimensione più fluida nell'adesione al genere, suggerendo che anche la categoria sessuale a cui appartenere può essere scelta o performata. Gli studi antropologici, psicoanalitici, sociologici e artistici sul genere si nutrono e sono nutriti dalle denunce dei movimenti per la libertà di scelta nella affermazione dell'identità sessuale. I Performances Studies in particolar modo si situano al crocevia di questi approcci, contribuendo al disvelamento dei meccanismi alla base delle pratiche sociali ascriventi con cui le problematiche di genere si confrontano costantemente. L'articolo mira ad identificare gli elementi di continuità/rottura nei meccanismi performativi con cui si costruiscono i rapporti di coppia, nucleo alla base della vita comunitaria, attraverso tre produzioni artistiche: una teatrale, Casa di bambola (1879) di H. Ibsen, una letteraria Le ho mai raccontato del vento del nord (2010) di D. Glattauer, una cinematografica, Her (2013) di S. Jonze. L'atto rivoluzionario di Nora alla fine del dramma ibseniano rappresenta una delle prime grandi messe in discussione del gioco delle parti tra i generi, ma cosa accade quando la nuova casa di bambola diventa la rete? Nella contemporaneità internet è riconosciuto come prolungamento dello spazio di costruzione e contestazione del sé, in cui genere e sessualità sono concetti meno regolamentati. Il virtuale, aprendo a possibilità performative più ampie e giocando su anonimato e anomia, da un lato appare una piattaforma dove sperimentare una totale libertà sessuale, dall'altro reitera meccanismi perversi che danno vita a nuovi spazi claustrofobici in cui l'altro diventa strumento di soddisfacimento narcisistico di cui si finisce per voler disporre. Mentre nel romanzo austriaco si assiste al ribaltamento del cliché uomo manipolatore/donna manipolata, in Her il discorso è portato all'estremo: cosa succede se l'oggetto del desiderio in questione è anche immateriale?
2015
8864581510
"Nuove Case di Bambola: dinamiche performative negli spazi della coppia dal salotto borghese a Internet" / Natale, Aureliana. - (2015), pp. 167-179.
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NATALE A, __Nuove Case di Bambola dinamiche performative negli spazi della coppia dal salotto borghese a Internet” in Reti Performative. Letteratura, arte, teatro, nuovi media, 2015.pdf

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