Per buona parte del Novecento la storia dell’arte è stata condizionata dal pregiudizio filosofico in favore dell’Idea che ha ridotto i materiali a un anti-valore, relegandoli all’ambito esclusivo dei restauratori. La storiografia internazionale degli ultimi decenni ha ribaltato questa visione, ponendo i materiali al centro della riflessione. I saggi raccolti in questo volume intendono proporre un percorso nella storia dell’arte in Italia meridionale dal Medioevo al Novecento, letta attraverso il filtro della materialità, intesa non soltanto come insieme di risorse primarie e condizionanti della produzione artistica e architettonica del territorio, ma anche e soprattutto come medium attraverso il quale sono stati plasmati e fusi modelli culturali, competenze tecniche, istanze di rappresentazione politica, sociale, ideologica e religiosa. Fino a che punto i materiali esprimono nessi con il contesto geologico e l’ambiente naturale? Come si relazionano al passato di un luogo? Come contribuiscono alla creazione dell’identità collettiva? Intorno a questi interrogativi ruotano i casi discussi nel libro, che si collocano in una prospettiva di lunga durata, il secondo millennio dell’era cristiana, durante il quale l’Italia meridionale ha preso forma in quanto entità distinta dal resto della Penisola. Ne risulta un quadro variegato in cui la materialità si propone come strumento interpretativo in grado di sovvertire categorie storiografiche precostituite e di svelare il rapporto indissolubile tra arte, materia e società.
Città tangibili. Materialità e identità in Italia meridionale / D'Ovidio, Stefano. - 1:(2020).
Città tangibili. Materialità e identità in Italia meridionale
Stefano D'Ovidio
2020
Abstract
Per buona parte del Novecento la storia dell’arte è stata condizionata dal pregiudizio filosofico in favore dell’Idea che ha ridotto i materiali a un anti-valore, relegandoli all’ambito esclusivo dei restauratori. La storiografia internazionale degli ultimi decenni ha ribaltato questa visione, ponendo i materiali al centro della riflessione. I saggi raccolti in questo volume intendono proporre un percorso nella storia dell’arte in Italia meridionale dal Medioevo al Novecento, letta attraverso il filtro della materialità, intesa non soltanto come insieme di risorse primarie e condizionanti della produzione artistica e architettonica del territorio, ma anche e soprattutto come medium attraverso il quale sono stati plasmati e fusi modelli culturali, competenze tecniche, istanze di rappresentazione politica, sociale, ideologica e religiosa. Fino a che punto i materiali esprimono nessi con il contesto geologico e l’ambiente naturale? Come si relazionano al passato di un luogo? Come contribuiscono alla creazione dell’identità collettiva? Intorno a questi interrogativi ruotano i casi discussi nel libro, che si collocano in una prospettiva di lunga durata, il secondo millennio dell’era cristiana, durante il quale l’Italia meridionale ha preso forma in quanto entità distinta dal resto della Penisola. Ne risulta un quadro variegato in cui la materialità si propone come strumento interpretativo in grado di sovvertire categorie storiografiche precostituite e di svelare il rapporto indissolubile tra arte, materia e società.File | Dimensione | Formato | |
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