Il convegno Il Paesaggio al Centro, declinando le specificazioni di quell’ampio discorso sul paesaggio che M. Jakob ha definito onnipaesaggio , si pone esso stesso come una vera e propria attività di ricerca, nelle cui sessioni di lavoro si possono identificare e specificanre le connotazioni della dimensione paesaggistica, tra le quali, in particolare per la ricerca sulle aree interne (luoghi in cui la natura è contesto e risorsa), è particolarmente cogente la trattazione dei temi relazionati alla salute e al benessere. La questione-chiave è nella dialettica tra i due termini di natura e paesaggio, che, se nell’accezione comune tendono spesso a confondersi, nel dibattito culturale hanno trovato una connotazione chiara, che vede il paesaggio coincidere con la trasformazione della natura ad opera dell’uomo, sottintendendo la relazione biunivoca tra uomo e natura, e nella contemporaneità, riconducendone il pensiero alla sua radice ecologista, riconoscendo l’uomo stesso come parte della natura. Da questo punto di vista studiare un paesaggio significa studiare le modalità con cui l’uomo ha interagito con la natura, ripercorrendo i segni che ne testimoniano le storie, ricostruendone i processi insediativi, disvelando quel che si nasconde dietro civiltà e cultura di un luogo, consapevoli del fatto che il presente altro non è che il passato che sperimentiamo ancora e che il fondamento di ogni cambiamento è nel legame tra futuro e passato. Questa stessa idea salda inscindibilmente il tema del paesaggio a quello della vivibilità degli spazi, siano essi domestici ed urbani, pubblici e privati, che compongono la nostra vita, nelle terre fragili e marginalizzate delle aree interne, campo di sperimentazione dei percorsi di ricerca-azione e formazione che sta intraprendendo il Master di II livello dell’Università Federico II di Napoli, “Architettura e Progetto per le Aree Interne e per i Piccoli Paesi”.
Aree interne, paesaggio, vivibilità / Picone, Adelina. - (2022), pp. 525-530.
Aree interne, paesaggio, vivibilità
Adelina Picone
2022
Abstract
Il convegno Il Paesaggio al Centro, declinando le specificazioni di quell’ampio discorso sul paesaggio che M. Jakob ha definito onnipaesaggio , si pone esso stesso come una vera e propria attività di ricerca, nelle cui sessioni di lavoro si possono identificare e specificanre le connotazioni della dimensione paesaggistica, tra le quali, in particolare per la ricerca sulle aree interne (luoghi in cui la natura è contesto e risorsa), è particolarmente cogente la trattazione dei temi relazionati alla salute e al benessere. La questione-chiave è nella dialettica tra i due termini di natura e paesaggio, che, se nell’accezione comune tendono spesso a confondersi, nel dibattito culturale hanno trovato una connotazione chiara, che vede il paesaggio coincidere con la trasformazione della natura ad opera dell’uomo, sottintendendo la relazione biunivoca tra uomo e natura, e nella contemporaneità, riconducendone il pensiero alla sua radice ecologista, riconoscendo l’uomo stesso come parte della natura. Da questo punto di vista studiare un paesaggio significa studiare le modalità con cui l’uomo ha interagito con la natura, ripercorrendo i segni che ne testimoniano le storie, ricostruendone i processi insediativi, disvelando quel che si nasconde dietro civiltà e cultura di un luogo, consapevoli del fatto che il presente altro non è che il passato che sperimentiamo ancora e che il fondamento di ogni cambiamento è nel legame tra futuro e passato. Questa stessa idea salda inscindibilmente il tema del paesaggio a quello della vivibilità degli spazi, siano essi domestici ed urbani, pubblici e privati, che compongono la nostra vita, nelle terre fragili e marginalizzate delle aree interne, campo di sperimentazione dei percorsi di ricerca-azione e formazione che sta intraprendendo il Master di II livello dell’Università Federico II di Napoli, “Architettura e Progetto per le Aree Interne e per i Piccoli Paesi”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.