La Geografia dell’informazione e comunicazione data ormai più di venti anni di ricerca e, soprattutto, dall’alveo dell’Unione Geografica Mondiale ha iniziato una nuova branca della disciplina che ha poi permeato molti aspetti e specializzazioni geografiche. Uno dei capisaldi di riflessione ha visto la concettualizzazione di Internet nella sua natura di strumento onnicomprensivo di informazione, comunicazione, sedimentazione, condivisione di informazione sulla Terra. Nel passaggio, poi, all’Internet portatile e, in un certo senso, ubiquitaria, attraverso i dispositivi mobili e la rivoluzione googliana prima e dei social poi, è stata evidente la trasformazione del cyberspazio quale dimensione umana di vita. Le applicazioni GPS e l’Internet delle cose, unitamente ad interfacce grafiche più versatili implicano, successivamente, l’evoluzione e l’appropriazione del cyberspazio quale costruzione di uno spazio metaforico e materiale che include luoghi, indirizzi, immagini, varietà di usi e applicazioni. L’evidenza dell’evoluzione di uno spazio per così dire abitativo delle persone e la relativa riflessione critica ed epistemologica, ha indotto i proponenti a proporre una sessione per riflettere in chiave critica, anche per casi, intorno alla trasformazione dello spazio cyber in realtà immersiva, aumentante (o deprivante) l’esperienza umana proprio mentre veniva coniata, a scopi commerciali, l’etichetta “metaverso”. In particolare, secondo i proponenti, la narrazione in chiave digital dei territori e la relativa esperienza rende necessaria una riflessione sugli approcci teorici e metodologici della Geografia, con particolare riguardo allo spazio multisensoriale, emotivo e cognitivo della realtà aumentata.
Cultural Heritage, sperimentazioni di realtà immersive, virtual geographic environments. modelli e modalità / Paradiso, Maria; Palmentieri, Stefania; Ronza, Maria; Pellicano, Astrid; Mauro, Giovanni. - (2023), pp. 513-515. (Intervento presentato al convegno Geografia e Tecnologia: transizioni, trasformazioni, rappresentazioni tenutosi a Pisa nel 30 giugno - 1 luglio 2023).
Cultural Heritage, sperimentazioni di realtà immersive, virtual geographic environments. modelli e modalità.
Paradiso Maria;Palmentieri Stefania;Ronza Maria;
2023
Abstract
La Geografia dell’informazione e comunicazione data ormai più di venti anni di ricerca e, soprattutto, dall’alveo dell’Unione Geografica Mondiale ha iniziato una nuova branca della disciplina che ha poi permeato molti aspetti e specializzazioni geografiche. Uno dei capisaldi di riflessione ha visto la concettualizzazione di Internet nella sua natura di strumento onnicomprensivo di informazione, comunicazione, sedimentazione, condivisione di informazione sulla Terra. Nel passaggio, poi, all’Internet portatile e, in un certo senso, ubiquitaria, attraverso i dispositivi mobili e la rivoluzione googliana prima e dei social poi, è stata evidente la trasformazione del cyberspazio quale dimensione umana di vita. Le applicazioni GPS e l’Internet delle cose, unitamente ad interfacce grafiche più versatili implicano, successivamente, l’evoluzione e l’appropriazione del cyberspazio quale costruzione di uno spazio metaforico e materiale che include luoghi, indirizzi, immagini, varietà di usi e applicazioni. L’evidenza dell’evoluzione di uno spazio per così dire abitativo delle persone e la relativa riflessione critica ed epistemologica, ha indotto i proponenti a proporre una sessione per riflettere in chiave critica, anche per casi, intorno alla trasformazione dello spazio cyber in realtà immersiva, aumentante (o deprivante) l’esperienza umana proprio mentre veniva coniata, a scopi commerciali, l’etichetta “metaverso”. In particolare, secondo i proponenti, la narrazione in chiave digital dei territori e la relativa esperienza rende necessaria una riflessione sugli approcci teorici e metodologici della Geografia, con particolare riguardo allo spazio multisensoriale, emotivo e cognitivo della realtà aumentata.File | Dimensione | Formato | |
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