Questo capitolo intende concentrarsi sull’Ungheria, uno dei casi più stimolanti ed esemplificativi per comprendere la monocratizzazione della politica e il suo impatto sui processi decisionali. In primo luogo, proveremo ad analizzare le modalità in cui la personalizzazione del governo sia divenuta un tratto caratterizzante della politica ungherese. In secondo luogo, il capitolo sarà dedicato all’analisi della crescita del decision-making del leader dell’esecutivo e la rapida concentrazione di potere nella Presidenza sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. In particolare, saranno indagate le capacità del leader di Fidesz di ottenere un controllo sempre più serrato sulle politiche costitutive e quindi realizzare una centralizzazione delle redini dello Stato negli ultimi dieci anni. In terzo luogo, sarà presa in considerazione la gestione della crisi pandemica mostrando in che modo essa abbia velocizzato il declino democratico del paese. Sono investigati, quindi, i poteri d’emergenza invocati, quali strategie il governo ha utilizzato e quali sono state le conseguenze sulla “vitalità” del regime politico ungherese. Si argomenta che la svolta monocratica incisa dal 2010 fino ai recenti eventi legati alla diffusione del virus si sia giocata sul terreno delle politiche costituenti attraverso una “cattura costituzionale” che ha condotto il paese fuori dal genus democratico.
Il virus autocratico nell’Ungheria delle emergenze / Rullo, Luigi. - (2020), pp. 167-198.
Il virus autocratico nell’Ungheria delle emergenze
Luigi Rullo
2020
Abstract
Questo capitolo intende concentrarsi sull’Ungheria, uno dei casi più stimolanti ed esemplificativi per comprendere la monocratizzazione della politica e il suo impatto sui processi decisionali. In primo luogo, proveremo ad analizzare le modalità in cui la personalizzazione del governo sia divenuta un tratto caratterizzante della politica ungherese. In secondo luogo, il capitolo sarà dedicato all’analisi della crescita del decision-making del leader dell’esecutivo e la rapida concentrazione di potere nella Presidenza sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. In particolare, saranno indagate le capacità del leader di Fidesz di ottenere un controllo sempre più serrato sulle politiche costitutive e quindi realizzare una centralizzazione delle redini dello Stato negli ultimi dieci anni. In terzo luogo, sarà presa in considerazione la gestione della crisi pandemica mostrando in che modo essa abbia velocizzato il declino democratico del paese. Sono investigati, quindi, i poteri d’emergenza invocati, quali strategie il governo ha utilizzato e quali sono state le conseguenze sulla “vitalità” del regime politico ungherese. Si argomenta che la svolta monocratica incisa dal 2010 fino ai recenti eventi legati alla diffusione del virus si sia giocata sul terreno delle politiche costituenti attraverso una “cattura costituzionale” che ha condotto il paese fuori dal genus democratico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.