Nel mondo digitale ancora più che nel mondo del passato, localizzato e analog- ico, orientare l’agenda politica e l’opinione pubblica significa vincere la battaglia sul campo e sui mezzi di comunicazione. Ma quali sono le differenze tra la guerra fredda del passato e quella che oggi, opponendo nuovamente gli Stati Uniti e la Russia attraverso il conflitto ucraino, appare come una sua seconda edizione? La trasformazione tecnologica impone nuovi leader sul mercato globale, caratterizza- to da un assetto multipolare che comprende anche i rapporti di forza geopolitici. Le potenze non sono più due, ma diverse e con diversi interessi, in una cornice politica internazionale caratterizzata dall’instabilità. Nel nuovo scenario, l’oppo- sizione/inclusione non si fonda più sulle grandi narrazioni che governavano la vita e gli interessi delle superpotenze. Se l’opposizione ideologica era, da una parte e dall’altra, il fattore strategico che costruiva gli schieramenti opposti degli attori in campo, l’analisi del discorso mostra all’analista una sostituzione del messaggio con il mezzo. Sono i media digitali e la loro capillarità a ricostituire oggi un’inclusione che non è più politica, ma discorsiva, debole. La guerra online, nel paragone con il passato è a volte quasi paradossale, perché le parole usate dai contendenti sono le stesse. La guerra ideologica si svuota in una guerra di parole in cui ognuno accusa l’altro di mentire.
Guerre fredde: strategie retoriche al tempo della globalizzazione / Donadio, Paolo. - 3:(2023), pp. 171-181.
Guerre fredde: strategie retoriche al tempo della globalizzazione
Paolo Donadio
2023
Abstract
Nel mondo digitale ancora più che nel mondo del passato, localizzato e analog- ico, orientare l’agenda politica e l’opinione pubblica significa vincere la battaglia sul campo e sui mezzi di comunicazione. Ma quali sono le differenze tra la guerra fredda del passato e quella che oggi, opponendo nuovamente gli Stati Uniti e la Russia attraverso il conflitto ucraino, appare come una sua seconda edizione? La trasformazione tecnologica impone nuovi leader sul mercato globale, caratterizza- to da un assetto multipolare che comprende anche i rapporti di forza geopolitici. Le potenze non sono più due, ma diverse e con diversi interessi, in una cornice politica internazionale caratterizzata dall’instabilità. Nel nuovo scenario, l’oppo- sizione/inclusione non si fonda più sulle grandi narrazioni che governavano la vita e gli interessi delle superpotenze. Se l’opposizione ideologica era, da una parte e dall’altra, il fattore strategico che costruiva gli schieramenti opposti degli attori in campo, l’analisi del discorso mostra all’analista una sostituzione del messaggio con il mezzo. Sono i media digitali e la loro capillarità a ricostituire oggi un’inclusione che non è più politica, ma discorsiva, debole. La guerra online, nel paragone con il passato è a volte quasi paradossale, perché le parole usate dai contendenti sono le stesse. La guerra ideologica si svuota in una guerra di parole in cui ognuno accusa l’altro di mentire.File | Dimensione | Formato | |
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