Lle esperienze e le conoscenze messe in gioco nelle attività di pianificazione urbana e territoriale all’interno delle iniziative internazionali – sia nelle aree della cooperazione sia nei Paesi emergenti – non rispondono a un solo genere. La numerosità e varietà delle iniziative, molto spesso sostenute, guidate o accompagnate dalle Università italiane, però, se da un lato conferma la ricchezza e il valore di queste esperienze per la ricerca e la formazione dei soggetti coinvolti, dall’altro non sembra facilitare l’accumulazione di conoscenze esperte, né, tanto meno, tradursi in una qualche formulazione di un’offerta didattica degli Atenei capace di interloquire con una domanda di profili professionali con competenze appropriate al lavoro in questo ambito. Oggi, in un contesto di globalizzazione, occorre guardare ai cosiddetti Paesi della cooperazione o emergenti, in modo appropriato ai tempi e alle sfide che attendono i planner delle Università italiane (e, forse, ancor più i formatori di planner) entro il generale allargamento dei confini delle nostre attività, ma, anche, dell’ambito di provenienza dei nostri studenti.
Il giro del giorno in ottanta mondi. Sfide della pianificazione nella cooperazione e nei Paesi emergenti / DE LEO, Daniela. - (2014), pp. 15-20. [10.17382/OTTANTA_MONDI]
Il giro del giorno in ottanta mondi. Sfide della pianificazione nella cooperazione e nei Paesi emergenti
DE LEO, DANIELA
2014
Abstract
Lle esperienze e le conoscenze messe in gioco nelle attività di pianificazione urbana e territoriale all’interno delle iniziative internazionali – sia nelle aree della cooperazione sia nei Paesi emergenti – non rispondono a un solo genere. La numerosità e varietà delle iniziative, molto spesso sostenute, guidate o accompagnate dalle Università italiane, però, se da un lato conferma la ricchezza e il valore di queste esperienze per la ricerca e la formazione dei soggetti coinvolti, dall’altro non sembra facilitare l’accumulazione di conoscenze esperte, né, tanto meno, tradursi in una qualche formulazione di un’offerta didattica degli Atenei capace di interloquire con una domanda di profili professionali con competenze appropriate al lavoro in questo ambito. Oggi, in un contesto di globalizzazione, occorre guardare ai cosiddetti Paesi della cooperazione o emergenti, in modo appropriato ai tempi e alle sfide che attendono i planner delle Università italiane (e, forse, ancor più i formatori di planner) entro il generale allargamento dei confini delle nostre attività, ma, anche, dell’ambito di provenienza dei nostri studenti.File | Dimensione | Formato | |
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