Recuperación y adecuación a museo del Circolo della Stampa de Luigi Cosenza en Nápoles: un ejemplo de buena práctica proyectual

Luigi Cosenza rappresenta una delle figure più originali del razionalismo europeo, riuscendo a coniugare la ricerca rigorosa di nuove forme espressive con la permanenza della tradizione mediterranea. Il Circolo della Stampa, progettato nel 1948 con Marcello Canino nello straordinario scenario della Villa Comunale di Napoli, è una delle sue opere recentemente “riscoperte” dopo anni di abbandono e di degrado, grazie a un attento restauro filologico e all’allestimento nei suoi spazi interni del Darwin Dohrn Museum (DaDoM), dedicato al mare, alla biodiversità e all'ecologia marina. Il contributo si propone di ripercorrere sinteticamente la storia di quest’architettura, soffermandosi sui più recenti interventi di restauro e di allestimento, realizzati in base a due progetti sviluppati in parallelo tra loro, con distinte procedure economiche e amministrative. Mentre il primo si è prefissato fin dall'inizio il recupero dei valori originali dell’opera, della sua spazialità e del rapporto con l’ambiente circostante, l’allestimento museale si è sviluppato seguendo una propria logica narrativa, non sempre attenta alla qualità e alla vocazione degli spazi originari. A distanza di due anni dall’inaugurazione, il bilancio dell’operazione museale è certamente positivo: il Museo DaDoM ha riscosso grande successo di pubblico e ha colmato una lacuna nelle infrastrutture culturali della città. Tuttavia, e nonostante la reversibilità dell’allestimento museale, l’intervento sollecita alcune riflessioni sulle possibili strategie in grado di preservare i caratteri identitari dell’architettura - da non intendere come muto contenitore di nuove funzioni - e, al tempo stesso, di dare vita a inedite esperienze conoscitive ed emotive attraverso l’introduzione delle attività espositive.