Paesaggi dell’inclusione. Il progetto di paesaggio di fronte alle ingiustizie sociali e ambientali

Le diffidenze dell’accademia oltre che dei progettisti e dei tecnici, insieme con l’evidente sottovalutazione politico-istituzionale, stanno contribuendo a rafforzare forme pervicaci di degrado socio-ambientale – soprattutto nelle grandi città ma, anche, nei cosiddetti “territori abbandonati dalle politiche” (Rodrigues-Pose, 2018) – che alimentano le dinamiche di esclusione. In questo quadro, indirizzi progettuali innovativi per i paesaggi dell’inclusione sono posti in relazione con la costruzione di necessarie strategie per affrontare ingiustizie sociali e ambientali che, al momento, appaiono eccessivamente residuali. Ciò mette a repentaglio, allo stesso tempo, credibilità degli indirizzi progettuali per l’inclusione e loro capacità effettiva di contrastare alla radice fenomeni complessi, rispetto ai quali la ricerca disciplinare può senz’altro ritrovare nuove motivazioni e nuovo slancio.