L’esitazione vaccinale rappresenta un ostacolo cruciale al raggiungimento di un’adeguata copertura vaccinale contro il Covid-19. Sebbene gli studi quantitativi abbiano prodotto molti dati utili all’identificazione dei facilitatori e delle barriere alla vaccinazione, raramente hanno fornito un quadro completo delle opinioni e delle esperienze delle persone con i vaccini Covid-19. In tale prospettiva, il presente studio qualitativo si è proposto di far luce sulle rappresentazioni dei partecipanti in tema di prevenzione, vaccinazione in generale e contro il Covid-19 nello specifico. Utilizzando un approccio basato sulla Grounded Theory Methodology, sono stati intervistati 25 adulti italiani residenti in Campania. I risultati hanno messo in evidenza una diffusa rappresentazione della vaccinazione contro il Covid-19 come prevenzione a metà, ossia uno strumento che consente di ottenere una protezione parziale contro la malattia, di limitare piuttosto che prevenire i danni. In tal senso, la core category emersa – che ha propriamente a che fare con il rapporto tra “sapere e tempo” – esprime un gap tra la rappresentazione dei “nuovi” vaccini Covid-19 e quella dei comportamenti preventivi tradizionali, la cui utilità, sicurezza ed efficacia, nella prospettiva degli intervistati, è stata invece riconosciuta e legittimata nel corso del tempo e della storia. Tali risultati suggeriscono che per aumentare l’accettabilità della vaccinazione gli interventi dovrebbero essere orientati alla riduzione di tale gap, incoraggiando l’idea che la vaccinazione contro il Covid-19 sia a tutti gli effetti uno strumento preventivo sicuro ed efficace, e lavorando sulla costruzione e diffusione di un sistema di saperi univoco, riconosciuto e condiviso. Per raggiungere questo obiettivo, è quantomai incalzante la necessità di promuovere fiducia nelle istituzioni politiche e sanitarie che raccomandano e regolano i programmi vaccinali.
Poco più di una “prevenzione a metà”: Un’indagine qualitativa sulle esperienze e le rappresentazioni dei cittadini campani in tema di prevenzione e vaccinazione contro il Covid-19 / Capasso, Miriam; Florencia González Leone, Maria; Bianchi, Marcella; Mari, Federica; Caso, Daniela. - (2023), pp. 288-288. (Intervento presentato al convegno TRAIETTORIE LOCALI E GLOBALI PER COSTRUIRE SALUTE XIV Congresso Nazionale Società Italiana di Psicologia della Salute tenutosi a Università di Cagliari nel 25-27 maggio 2023).
Poco più di una “prevenzione a metà”: Un’indagine qualitativa sulle esperienze e le rappresentazioni dei cittadini campani in tema di prevenzione e vaccinazione contro il Covid-19
Miriam Capasso;Marcella Bianchi;Daniela Caso
2023
Abstract
L’esitazione vaccinale rappresenta un ostacolo cruciale al raggiungimento di un’adeguata copertura vaccinale contro il Covid-19. Sebbene gli studi quantitativi abbiano prodotto molti dati utili all’identificazione dei facilitatori e delle barriere alla vaccinazione, raramente hanno fornito un quadro completo delle opinioni e delle esperienze delle persone con i vaccini Covid-19. In tale prospettiva, il presente studio qualitativo si è proposto di far luce sulle rappresentazioni dei partecipanti in tema di prevenzione, vaccinazione in generale e contro il Covid-19 nello specifico. Utilizzando un approccio basato sulla Grounded Theory Methodology, sono stati intervistati 25 adulti italiani residenti in Campania. I risultati hanno messo in evidenza una diffusa rappresentazione della vaccinazione contro il Covid-19 come prevenzione a metà, ossia uno strumento che consente di ottenere una protezione parziale contro la malattia, di limitare piuttosto che prevenire i danni. In tal senso, la core category emersa – che ha propriamente a che fare con il rapporto tra “sapere e tempo” – esprime un gap tra la rappresentazione dei “nuovi” vaccini Covid-19 e quella dei comportamenti preventivi tradizionali, la cui utilità, sicurezza ed efficacia, nella prospettiva degli intervistati, è stata invece riconosciuta e legittimata nel corso del tempo e della storia. Tali risultati suggeriscono che per aumentare l’accettabilità della vaccinazione gli interventi dovrebbero essere orientati alla riduzione di tale gap, incoraggiando l’idea che la vaccinazione contro il Covid-19 sia a tutti gli effetti uno strumento preventivo sicuro ed efficace, e lavorando sulla costruzione e diffusione di un sistema di saperi univoco, riconosciuto e condiviso. Per raggiungere questo obiettivo, è quantomai incalzante la necessità di promuovere fiducia nelle istituzioni politiche e sanitarie che raccomandano e regolano i programmi vaccinali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.