INSITE (INtegrated Shared knowledge: from geo-paleontological herItage to present TErritorial challenges) è un Progetto di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il progetto è partito ufficialmente nell’ottobre del 2023 e si concluderà nell’ottobre del 2025. Il team di ricerca è costituito da due unità: l’Università di Napoli Federico II (capofila) e l’Università del Sannio di Benevento. Nell’unità di Napoli è coinvolto anche l’INGV per gli aspetti pertinenti alle condizioni di rischio del territorio. Per la sua composizione, il team raccoglie competenze multidisciplinari nell’ottica di affrontare le tematiche ambientali e territoriali, con particolare riguardo al patrimonio geopaleontologico delle aree interne della Campania, secondo una visione olistica e di sistema. Questo progetto parte dalla considerazione che lo studio del patrimonio culturale necessita di approcci diversi e di nuove visioni interpretative e che questo cambiamento riguarda principalmente il significato della sua valorizzazione. Sulla base di questa considerazione, il progetto si concentra sul patrimonio geo-paleontologico e sviluppa due fasi principali: 1) fase conoscitiva volta a individuare una base informativa condivisa tra le diverse competenze coinvolte. 2) fase di azione volta a realizzare uno strumento di supporto alle decisioni per la valorizzazione delle aree geo-paleontologiche di Ciampate del Diavolo e del Parco fossilifero di Pietraroja, rispettivamente nel comune di Tora e Piccilli (CE) e di Pietraroja (BN) in Campania. Le due aree studio sono state selezionate perché a dispetto del loro elevato valore scientifico mancano di un attento progetto di valorizzazione in grado di attivare processi virtuosi di sviluppo territoriale e di fruizione sostenibile del territorio. L'acronimo INSITE contiene in sé la finalità del progetto volto ad ampliare lo spettro di interesse attorno queste aree nell’ambito di un disegno globale di riqualificazione territoriale. Tra i principali prodotti, il progetto intende sviluppare prototipi di fruizione aumentata per riproporre ad un pubblico non solo di esperti la fruizione di ambienti primitivi, fondamentali per comprendere l’evoluzione del pianeta e individuare possibilità di conservazione sostenibile. Spesso, solo settori specializzati possono godere di questi elementi del patrimonio culturale; per superare questo limite INSITE intende promuovere la fruizione di questi siti a una gamma più ampia di utenti. A tal fine, considera anche di sviluppare due livelli di azioni: a) livello di disseminazione finalizzato a diffondere la conoscenza e la consapevolezza di questo patrimonio; b) livello di implementazione orientato al coinvolgimento e alla collaborazione tra stakeholder, decisori e comunità locali. In tal senso, gli obiettivi di INSITE si collegano anche agli obiettivi del PNRR, con particolare riferimento alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla rivitalizzazione dei borghi storici. Un importante segmento del progetto è costituito da attività di coinvolgimento attivo delle collettività locali chiamate ad esprimersi sulla consapevolezza dell’unicità dei luoghi in cui vivono e sulle possibilità di condividere la propria idea di sviluppo al fine di mettere a punto opportuni strumenti di supporto per promuovere il territorio in maniera consapevole e coerente con le su caratteristiche, anche in chiave di sviluppo turistico sostenibile. Nel progetto sono impegnate due unità di ricerca che, con le proprie specificità, lavorano in stretta sinergia tra loro e con i rappresentanti locali. L'unità del Dipartimento di Ingegneria Civile, edile e Ambientale dell’Università di Napoli Federico II (capofila), coordinata da R.A. La Rocca si concentra sugli aspetti del governo delle trasformazioni territoriali. Il Dipartimento di Scienze e tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento, coordinata da F. O. Amore si concentra sugli aspetti geo-paleontologici. Le unità sono integrate dal supporto di esperti (Università di Cassino e INGV) che concorrono a rafforzare l’approccio multidisciplinare che caratterizza il progetto di ricerca.
INSITE - INTEGRATED SHARED KNOWLEDGE: FROM GEO-PALEONTOLOGICAL HERITAGE TO PRESENT TERRITORIAL CHALLENGES / LA ROCCA, ROSA ANNA. - (2022). (Intervento presentato al convegno INSITE - INTEGRATED SHARED KNOWLEDGE: FROM GEO-PALEONTOLOGICAL HERITAGE TO PRESENT TERRITORIAL CHALLENGES nel 18/10/2023).
INSITE - INTEGRATED SHARED KNOWLEDGE: FROM GEO-PALEONTOLOGICAL HERITAGE TO PRESENT TERRITORIAL CHALLENGES
Rosa Anna La Rocca
2022
Abstract
INSITE (INtegrated Shared knowledge: from geo-paleontological herItage to present TErritorial challenges) è un Progetto di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il progetto è partito ufficialmente nell’ottobre del 2023 e si concluderà nell’ottobre del 2025. Il team di ricerca è costituito da due unità: l’Università di Napoli Federico II (capofila) e l’Università del Sannio di Benevento. Nell’unità di Napoli è coinvolto anche l’INGV per gli aspetti pertinenti alle condizioni di rischio del territorio. Per la sua composizione, il team raccoglie competenze multidisciplinari nell’ottica di affrontare le tematiche ambientali e territoriali, con particolare riguardo al patrimonio geopaleontologico delle aree interne della Campania, secondo una visione olistica e di sistema. Questo progetto parte dalla considerazione che lo studio del patrimonio culturale necessita di approcci diversi e di nuove visioni interpretative e che questo cambiamento riguarda principalmente il significato della sua valorizzazione. Sulla base di questa considerazione, il progetto si concentra sul patrimonio geo-paleontologico e sviluppa due fasi principali: 1) fase conoscitiva volta a individuare una base informativa condivisa tra le diverse competenze coinvolte. 2) fase di azione volta a realizzare uno strumento di supporto alle decisioni per la valorizzazione delle aree geo-paleontologiche di Ciampate del Diavolo e del Parco fossilifero di Pietraroja, rispettivamente nel comune di Tora e Piccilli (CE) e di Pietraroja (BN) in Campania. Le due aree studio sono state selezionate perché a dispetto del loro elevato valore scientifico mancano di un attento progetto di valorizzazione in grado di attivare processi virtuosi di sviluppo territoriale e di fruizione sostenibile del territorio. L'acronimo INSITE contiene in sé la finalità del progetto volto ad ampliare lo spettro di interesse attorno queste aree nell’ambito di un disegno globale di riqualificazione territoriale. Tra i principali prodotti, il progetto intende sviluppare prototipi di fruizione aumentata per riproporre ad un pubblico non solo di esperti la fruizione di ambienti primitivi, fondamentali per comprendere l’evoluzione del pianeta e individuare possibilità di conservazione sostenibile. Spesso, solo settori specializzati possono godere di questi elementi del patrimonio culturale; per superare questo limite INSITE intende promuovere la fruizione di questi siti a una gamma più ampia di utenti. A tal fine, considera anche di sviluppare due livelli di azioni: a) livello di disseminazione finalizzato a diffondere la conoscenza e la consapevolezza di questo patrimonio; b) livello di implementazione orientato al coinvolgimento e alla collaborazione tra stakeholder, decisori e comunità locali. In tal senso, gli obiettivi di INSITE si collegano anche agli obiettivi del PNRR, con particolare riferimento alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla rivitalizzazione dei borghi storici. Un importante segmento del progetto è costituito da attività di coinvolgimento attivo delle collettività locali chiamate ad esprimersi sulla consapevolezza dell’unicità dei luoghi in cui vivono e sulle possibilità di condividere la propria idea di sviluppo al fine di mettere a punto opportuni strumenti di supporto per promuovere il territorio in maniera consapevole e coerente con le su caratteristiche, anche in chiave di sviluppo turistico sostenibile. Nel progetto sono impegnate due unità di ricerca che, con le proprie specificità, lavorano in stretta sinergia tra loro e con i rappresentanti locali. L'unità del Dipartimento di Ingegneria Civile, edile e Ambientale dell’Università di Napoli Federico II (capofila), coordinata da R.A. La Rocca si concentra sugli aspetti del governo delle trasformazioni territoriali. Il Dipartimento di Scienze e tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento, coordinata da F. O. Amore si concentra sugli aspetti geo-paleontologici. Le unità sono integrate dal supporto di esperti (Università di Cassino e INGV) che concorrono a rafforzare l’approccio multidisciplinare che caratterizza il progetto di ricerca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.