Lo studio può considerarsi caso pilota di un progetto PRIN 2022 fondato sul concetto di accessibilità culturale applicato ai Campi Flegrei che, con l’obiettivo di connettere il patrimonio culturale e la geografia dei luoghi, intende creare una rete di siti, dove il numero di entità e relazioni sia incrementabile nel tempo. Il lavoro ha inteso attraversare i principali step della ricerca istituendo un corretto rapporto tra tecnologie innovative e saperi teorici ed operativi consolidati e rendere disponibile per il prosieguo un processo fondato su modi e modelli innovativi di rappresentazione dei beni culturali. Per attingere e rappresentare la vera forma dell’architettura, si è indagata la forma-struttura dell’og-getto di interesse affrontando, con l’ausilio del rilievo integrato, la complessità dimensionale e geome-trica dello spazio creato, insieme ad altre sue determinazioni costituenti il complesso delle proprietà strutturanti la forma e che la forma tende, di rimando, a condensare. Il Tempio di Diana costituisce una delle massime espressioni della tensione spaziale dell’architettura imperiale romana verso la monumentalità delle misure, espressa dalla grande luce coperta dalla cu-pola. Lo studio delle geometrie generative della struttura ha letto in comparazione gli esiti del rilievo integrato con i risultati di alcuni studi pubblicati tra cui quelli di Rakob prima e Sinopoli e Aita dopo, pervenendo all’individuazione di un profilo basato sull’ovoide di Keplero.
‘Modello’ e forma del cosiddetto tempio di Diana presso le Terme di Baia/‘Model’ and form of the so-called temple of Diana by the Therme of Baia / Florio, Riccardo; Catuogno, Raffaele; DELLA CORTE, Teresa; Sanseverino, Anna; Borrelli, Caterina; Tortoriello, Alessandra. - (2024), pp. 1395-1424. [10.3280/oa-1180-c541]
‘Modello’ e forma del cosiddetto tempio di Diana presso le Terme di Baia/‘Model’ and form of the so-called temple of Diana by the Therme of Baia.
Riccardo Florio;Raffaele Catuogno;Teresa Della Corte;Anna Sanseverino;Caterina Borrelli;Alessandra Tortoriello
2024
Abstract
Lo studio può considerarsi caso pilota di un progetto PRIN 2022 fondato sul concetto di accessibilità culturale applicato ai Campi Flegrei che, con l’obiettivo di connettere il patrimonio culturale e la geografia dei luoghi, intende creare una rete di siti, dove il numero di entità e relazioni sia incrementabile nel tempo. Il lavoro ha inteso attraversare i principali step della ricerca istituendo un corretto rapporto tra tecnologie innovative e saperi teorici ed operativi consolidati e rendere disponibile per il prosieguo un processo fondato su modi e modelli innovativi di rappresentazione dei beni culturali. Per attingere e rappresentare la vera forma dell’architettura, si è indagata la forma-struttura dell’og-getto di interesse affrontando, con l’ausilio del rilievo integrato, la complessità dimensionale e geome-trica dello spazio creato, insieme ad altre sue determinazioni costituenti il complesso delle proprietà strutturanti la forma e che la forma tende, di rimando, a condensare. Il Tempio di Diana costituisce una delle massime espressioni della tensione spaziale dell’architettura imperiale romana verso la monumentalità delle misure, espressa dalla grande luce coperta dalla cu-pola. Lo studio delle geometrie generative della struttura ha letto in comparazione gli esiti del rilievo integrato con i risultati di alcuni studi pubblicati tra cui quelli di Rakob prima e Sinopoli e Aita dopo, pervenendo all’individuazione di un profilo basato sull’ovoide di Keplero.File | Dimensione | Formato | |
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