La nona conferenza mondiale di psicologia di comunità (9ICCP) si è svolta nel periodo subito successivo alle misure di isolamento sanitario per il covid 19 e il team organizzativo ha dovuto promuovere ogni forma di relazione e comunicazione che potesse abbattere il limite della assenza forzata di contatto. Sono state pertanto previste forme di comunicazione che hanno avuto nell’online il loro punto di forza. Non si è trattato tuttavia solo di usare tecnologie, ma di sviluppare competenze che facilitassero condivisione, partecipazione e relazionalità tra i partecipanti; è stato pertanto un’occasione di apprendimento e uso di specifiche strategie relazionali nella conduzione della interazione con i partecipanti prima della conferenza, nella organizzazione delle sessioni, e nello svolgimento dei lavori. Ciò è stato inoltre di massima rilevanza considerando che la comunicazione avveniva tra partecipanti localizzati su differenti fusi orario e pertanto nella organizzazione della comunicazione tale limite andava preventivamente considerato. Nell’ambito di un panorama mondiale, la vulnerabilità dei contatti, andava supportata da un rigido efficiente ed elastico scaffolding dell’intero sistema comunicativo. A titolo di esempio va riportato che sono stati studiati gli “orari modali” per consentire la compartecipazione dai diversi fusi orari e va rilevato che tale azione ha richiesto notevole impegno e dedizione, costituendo oggi un patrimonio acquisito di relazionabilità a livello globale. L’evento è stato costruito in presenza e online, cioè in forma ibrida perseguendo specifiche finalità organizzative: massima attenzione è stata rivolta alla costruzione del sito (https://9iccpnaples.com/home/); è stato costituito un sistema interattivo di comunicazione diretta via mail con risposta nelle 24h con i partecipanti; è stato realizzato un video introduttivo composto dalle presentazioni redatte dalle diverse realtà nazionali (https://www.youtube.com/channel/UC7xO7_Qs6mXy39wHSHlvr2Q); è stato strutturato un laboratorio interattivo in cui ad orari “accettabili” fosse possibile partecipare via zoom da tutto il mondo (https://www.youtube.com/watch?v=J6ANT_Th9xk&t=10s&ab_channel=9ICCPNaples); le sessioni in ibrido sono state gestite utilizzando massima competenza per non far venire meno la relazionalità dell’interazione nell’intervento da remoto e ancor di più nelle sessioni che offrivano presentazioni registrate; oltre 50 sessioni sono sta registrate e sono disponibili su canale you tube; per facilitare , gestire e supportare la comunicazione interattiva in presenza e da remoto sono stati istituiti un sito, una pagina facebook e instagram; è stato offerto spazio comunicativo a team editoriali della materia, associazioni e gruppi di ricerca e lavoro; sono stati organizzati circa 10 workshop in presenza; un questionario di valutazione con le risposte di oltre il 70% dei partecipanti ha infine, restituito la positività dell’evento. Le metodologie messe in essere e il loro utilizzo hanno richiesto conoscenze di IT (Information Technology) che il team organizzativo ha dovuto sviluppare, ma la loro gestione è avvenuta costituendosi come linea guida di facilitazione del lavoro di gruppo interattivo a livello globale; l’intera esperienza organizzativa si costituisce pertanto come un esempio di best practice fondata sull’uso dei principi del team building e del lavoro di gruppo propri della psicologia di comunità. Il presente contributo descrive le azioni attuate, ma si costituisce come preliminare per un Guideline per “Facilitation of Social Global Onlife Participatory Interactions” (G- FSGOPI).
L’organizzazione del 9ICCP: The lesson we learned / Esempio, Emanuele; Gatti, Flora; Carnevale, Stefania; Autiero, Marcella; Gonzalez Leone, Maria Florencia; PASSOS PEREIRA CAMPOS, Marina; Arcidiacono, Caterina. - (2023). (Intervento presentato al convegno Giornata Tematica “La psicologia sociale e i processi di interdipendenza online e offline” tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II nel 14-15 settembre).
L’organizzazione del 9ICCP: The lesson we learned
Emanuele Esempio
;Flora Gatti;Stefania Carnevale;Marcella Autiero;Maria Florencia Gonzalez Leone;Marina Passos Pereira Campos;Caterina Arcidiacono
2023
Abstract
La nona conferenza mondiale di psicologia di comunità (9ICCP) si è svolta nel periodo subito successivo alle misure di isolamento sanitario per il covid 19 e il team organizzativo ha dovuto promuovere ogni forma di relazione e comunicazione che potesse abbattere il limite della assenza forzata di contatto. Sono state pertanto previste forme di comunicazione che hanno avuto nell’online il loro punto di forza. Non si è trattato tuttavia solo di usare tecnologie, ma di sviluppare competenze che facilitassero condivisione, partecipazione e relazionalità tra i partecipanti; è stato pertanto un’occasione di apprendimento e uso di specifiche strategie relazionali nella conduzione della interazione con i partecipanti prima della conferenza, nella organizzazione delle sessioni, e nello svolgimento dei lavori. Ciò è stato inoltre di massima rilevanza considerando che la comunicazione avveniva tra partecipanti localizzati su differenti fusi orario e pertanto nella organizzazione della comunicazione tale limite andava preventivamente considerato. Nell’ambito di un panorama mondiale, la vulnerabilità dei contatti, andava supportata da un rigido efficiente ed elastico scaffolding dell’intero sistema comunicativo. A titolo di esempio va riportato che sono stati studiati gli “orari modali” per consentire la compartecipazione dai diversi fusi orari e va rilevato che tale azione ha richiesto notevole impegno e dedizione, costituendo oggi un patrimonio acquisito di relazionabilità a livello globale. L’evento è stato costruito in presenza e online, cioè in forma ibrida perseguendo specifiche finalità organizzative: massima attenzione è stata rivolta alla costruzione del sito (https://9iccpnaples.com/home/); è stato costituito un sistema interattivo di comunicazione diretta via mail con risposta nelle 24h con i partecipanti; è stato realizzato un video introduttivo composto dalle presentazioni redatte dalle diverse realtà nazionali (https://www.youtube.com/channel/UC7xO7_Qs6mXy39wHSHlvr2Q); è stato strutturato un laboratorio interattivo in cui ad orari “accettabili” fosse possibile partecipare via zoom da tutto il mondo (https://www.youtube.com/watch?v=J6ANT_Th9xk&t=10s&ab_channel=9ICCPNaples); le sessioni in ibrido sono state gestite utilizzando massima competenza per non far venire meno la relazionalità dell’interazione nell’intervento da remoto e ancor di più nelle sessioni che offrivano presentazioni registrate; oltre 50 sessioni sono sta registrate e sono disponibili su canale you tube; per facilitare , gestire e supportare la comunicazione interattiva in presenza e da remoto sono stati istituiti un sito, una pagina facebook e instagram; è stato offerto spazio comunicativo a team editoriali della materia, associazioni e gruppi di ricerca e lavoro; sono stati organizzati circa 10 workshop in presenza; un questionario di valutazione con le risposte di oltre il 70% dei partecipanti ha infine, restituito la positività dell’evento. Le metodologie messe in essere e il loro utilizzo hanno richiesto conoscenze di IT (Information Technology) che il team organizzativo ha dovuto sviluppare, ma la loro gestione è avvenuta costituendosi come linea guida di facilitazione del lavoro di gruppo interattivo a livello globale; l’intera esperienza organizzativa si costituisce pertanto come un esempio di best practice fondata sull’uso dei principi del team building e del lavoro di gruppo propri della psicologia di comunità. Il presente contributo descrive le azioni attuate, ma si costituisce come preliminare per un Guideline per “Facilitation of Social Global Onlife Participatory Interactions” (G- FSGOPI).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.