Abstract I muretti a secco, ben lungi dall'essere meri delimitatori delle proprietà private, rivestono al giorno d'oggi un'importanza trasversale, tale da averli condotti alla nomina di patrimonio dell'umanità UNESCO dal 2018. Se ne trovano tracce in ogni cultura presente sul Pianeta e rappresentano uno dei primi tentativi dell'uomo di modificare l'ambiente circostante. La tecnica di costruzione risulta semplice quanto ne sono impegnative la realizzazione e manutenzione. Il muretto a secco pugliese viene realizzato utilizzando pietre grezze del territorio circostante e sottostante, tramite la tecnica dello spietramento del terreno. Oltre a costituire un elemento architettonico di notevole pregio per i luoghi, in quanto non risulta invasivo per il paesaggio ma se ne uniforma perfettamente, rappresenta un vero ecosistema creato dalla vegetazione spontanea che cresce tra gli interstizi delle pietre o a ridosso del muro e una popolosa microfauna composta da piccoli insetti e rettili. Si forma, così, all'unisono bellezza antropica dei luoghi e tutela della biodiversità originaria. Il progetto illustrato al III Convegno Nazionale è stato quello di valorizzazione e sistemazione paesaggistica dei muretti a secco in agro manduriano che delimitano la Masseria Cicella della azienda agricola Archidamo III, in corso di realizzazione. Le fasi della progettazione hanno riguardato il censimento delle strutture dei muretti a secco preesistenti all’interno dell’azienda agricola per attuarne il rilievo, la documentazione dello stato di fatto e la valutazione dello stato di degrado. Un’ulteriore fase è stata costituita dalla documentazione fotografica di tutto il patrimonio presente in azienda; il rilievo fotografico consente, infatti, di lasciare testimonianza dello stato dei luoghi precedenti all’intervento e per la verifica circa i risultati ottenuti attraverso il recupero delle strutture. Con il progetto, in corso di realizzazione, si raggiunge, in primo luogo, una sistemazione paesaggistica complessiva del fondo agricolo pur specializzando, con i diversi assetti botanici integrati, le diverse funzioni assunte dagli stessi muretti. In secondo luogo, attraverso l’impiego di materiali reperiti in situ e attuando le tecniche costruttive tradizionali, ancora in uso dalle maestranze locali, è possibile attuare un intervento sostenibile, dal punto di vista ambientale e culturale, in quanto si presenta come un’opera a bassissimo impatto ambientale, flessibile e reversibile.

The dry stone wallas in the Mandurian countryside in Puglia / Buondonno, Emma. - In: SUSTAINABLE MEDITERRANEAN CONSTRUCTION. - ISSN 2420-8213. - 1:(2022), pp. 18-18.

The dry stone wallas in the Mandurian countryside in Puglia.

BUONDONNO EMMA
2022

Abstract

Abstract I muretti a secco, ben lungi dall'essere meri delimitatori delle proprietà private, rivestono al giorno d'oggi un'importanza trasversale, tale da averli condotti alla nomina di patrimonio dell'umanità UNESCO dal 2018. Se ne trovano tracce in ogni cultura presente sul Pianeta e rappresentano uno dei primi tentativi dell'uomo di modificare l'ambiente circostante. La tecnica di costruzione risulta semplice quanto ne sono impegnative la realizzazione e manutenzione. Il muretto a secco pugliese viene realizzato utilizzando pietre grezze del territorio circostante e sottostante, tramite la tecnica dello spietramento del terreno. Oltre a costituire un elemento architettonico di notevole pregio per i luoghi, in quanto non risulta invasivo per il paesaggio ma se ne uniforma perfettamente, rappresenta un vero ecosistema creato dalla vegetazione spontanea che cresce tra gli interstizi delle pietre o a ridosso del muro e una popolosa microfauna composta da piccoli insetti e rettili. Si forma, così, all'unisono bellezza antropica dei luoghi e tutela della biodiversità originaria. Il progetto illustrato al III Convegno Nazionale è stato quello di valorizzazione e sistemazione paesaggistica dei muretti a secco in agro manduriano che delimitano la Masseria Cicella della azienda agricola Archidamo III, in corso di realizzazione. Le fasi della progettazione hanno riguardato il censimento delle strutture dei muretti a secco preesistenti all’interno dell’azienda agricola per attuarne il rilievo, la documentazione dello stato di fatto e la valutazione dello stato di degrado. Un’ulteriore fase è stata costituita dalla documentazione fotografica di tutto il patrimonio presente in azienda; il rilievo fotografico consente, infatti, di lasciare testimonianza dello stato dei luoghi precedenti all’intervento e per la verifica circa i risultati ottenuti attraverso il recupero delle strutture. Con il progetto, in corso di realizzazione, si raggiunge, in primo luogo, una sistemazione paesaggistica complessiva del fondo agricolo pur specializzando, con i diversi assetti botanici integrati, le diverse funzioni assunte dagli stessi muretti. In secondo luogo, attraverso l’impiego di materiali reperiti in situ e attuando le tecniche costruttive tradizionali, ancora in uso dalle maestranze locali, è possibile attuare un intervento sostenibile, dal punto di vista ambientale e culturale, in quanto si presenta come un’opera a bassissimo impatto ambientale, flessibile e reversibile.
2022
The dry stone wallas in the Mandurian countryside in Puglia / Buondonno, Emma. - In: SUSTAINABLE MEDITERRANEAN CONSTRUCTION. - ISSN 2420-8213. - 1:(2022), pp. 18-18.
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