La tutela del patrimonio naturale è diventata, dunque, una priorità per garantire un ambiente di vita sano e sostenibile per le generazioni future. Il significato di esplorare luoghi e siti d’interesse storico-artistico e in simbiosi con la natura come i Borghi e i Castelli che costituiscono ancora l’armatura urbana dell’intera Regione Campania, e in particolare come quello di Forino in Provincia di Avellino scelto per il workshop ideato dalla prof.ssa arch. Marina Fumo, può segnare il passo di un cambiamento nella maniera di abitare la Campania alla luce dei nuovi paradigmi dell’architettura e dell’urbanistica contemporanee. La doppia diseconomia generata dalla concentrazione di popolazione e attività senza sviluppo di Napoli e della sua area metropolitana, con oltre il 53% degli abitanti dell’intera Campania su appena il 9% della superficie territoriale, da un lato, e dalla desertificazione intellettuale del resto delle quattro province, con la progressiva disgregazione dell’armatura urbana e l’accentuarsi dello spopolamento delle aree più interne, dall’altro lato, ha raggiunto un livello di criticità tale da compromettere seriamente una prospettiva di opportunità di vita e di lavoro all’esterno della città metropolitana di Napoli. Il sistema urbano composto da Salerno – Avellino – Benevento costituisce l’unica alternativa alla densificazione di quello monocentrico e monodirezionale Napoli – Caserta. Bisogna ricordare, inoltre, che il sistema Napoli – Caserta giace sulla direttrice sud – nord mentre quello Salerno – Avellino – Benevento consente l’aggancio della direttrice sud – nord a quella ovest – est verso Bari e i Balcani, bypassando la cerniera di Napoli e potenziando l’attraversamento Tirreno – Adriatico oggi ancora estremamente debole e in attesa della realizzazione dell’AV/AC Napoli – Bari. È utile anche ricordare che, se si sta intervenendo sulla rete su ferro rimane, tuttavia, del tutto ignorata l’insufficiente capacità di sostenere gli attuali traffici su gomma dell’autostrada Napoli – Bari, così come del tutto insufficiente è la connessione autostradale e ferroviaria del sistema urbano Salerno – Avellino – Benevento. Avellino, che di fatto è la cerniera di connessione tra i due sistemi Napoli – Avellino – Benevento – Bari e Salerno – Avellino – Benevento, attualmente è l’unica città capoluogo di provincia della Campania a non avere connessione all’AV/AC e a qualunque altra connessione su ferro almeno fino a quando non sarà completato il miglioramento dell’elettrificazione del ramo ferroviario Salerno – Avellino – Benevento. Nel contesto irpino, lo scopo del Piano del Verde di Avellino è quello di adeguare il Piano Urbanistico Comunale (PUC) vigente di Gregotti e Cagnardi del 2008 al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) dell’Irpinia, nell'ottica di promuovere un'armoniosa convivenza tra l'uomo e la natura. Ciò comporta una valutazione accurata delle risorse naturali presenti all'interno della città, delle aree verdi esistenti e delle potenzialità, realizzandone di nuove. Questo processo di pianificazione mira a conciliare lo sviluppo urbano con la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, migliorando la qualità della vita dei cittadini e promuovendo il loro benessere psicofisico. Da questo estratto del “Piano generale di programmazione del verde” si comprende che il verde urbano, inserendosi nel contesto più ampio di valori paesaggistici da tutelare, svolge diverse funzioni climatico-ecologiche, urbanistiche e sociali con un ruolo di educazione ambientale e di miglioramento della qualità urbana a piccola, media e grande scala.

Linee strategiche per lo sviluppo dell'Irpinia e il Piano del Verde di Avellino / Buondonno, Emma. - 1:(2023), pp. 67-78.

Linee strategiche per lo sviluppo dell'Irpinia e il Piano del Verde di Avellino.

BUONDONNO EMMA
2023

Abstract

La tutela del patrimonio naturale è diventata, dunque, una priorità per garantire un ambiente di vita sano e sostenibile per le generazioni future. Il significato di esplorare luoghi e siti d’interesse storico-artistico e in simbiosi con la natura come i Borghi e i Castelli che costituiscono ancora l’armatura urbana dell’intera Regione Campania, e in particolare come quello di Forino in Provincia di Avellino scelto per il workshop ideato dalla prof.ssa arch. Marina Fumo, può segnare il passo di un cambiamento nella maniera di abitare la Campania alla luce dei nuovi paradigmi dell’architettura e dell’urbanistica contemporanee. La doppia diseconomia generata dalla concentrazione di popolazione e attività senza sviluppo di Napoli e della sua area metropolitana, con oltre il 53% degli abitanti dell’intera Campania su appena il 9% della superficie territoriale, da un lato, e dalla desertificazione intellettuale del resto delle quattro province, con la progressiva disgregazione dell’armatura urbana e l’accentuarsi dello spopolamento delle aree più interne, dall’altro lato, ha raggiunto un livello di criticità tale da compromettere seriamente una prospettiva di opportunità di vita e di lavoro all’esterno della città metropolitana di Napoli. Il sistema urbano composto da Salerno – Avellino – Benevento costituisce l’unica alternativa alla densificazione di quello monocentrico e monodirezionale Napoli – Caserta. Bisogna ricordare, inoltre, che il sistema Napoli – Caserta giace sulla direttrice sud – nord mentre quello Salerno – Avellino – Benevento consente l’aggancio della direttrice sud – nord a quella ovest – est verso Bari e i Balcani, bypassando la cerniera di Napoli e potenziando l’attraversamento Tirreno – Adriatico oggi ancora estremamente debole e in attesa della realizzazione dell’AV/AC Napoli – Bari. È utile anche ricordare che, se si sta intervenendo sulla rete su ferro rimane, tuttavia, del tutto ignorata l’insufficiente capacità di sostenere gli attuali traffici su gomma dell’autostrada Napoli – Bari, così come del tutto insufficiente è la connessione autostradale e ferroviaria del sistema urbano Salerno – Avellino – Benevento. Avellino, che di fatto è la cerniera di connessione tra i due sistemi Napoli – Avellino – Benevento – Bari e Salerno – Avellino – Benevento, attualmente è l’unica città capoluogo di provincia della Campania a non avere connessione all’AV/AC e a qualunque altra connessione su ferro almeno fino a quando non sarà completato il miglioramento dell’elettrificazione del ramo ferroviario Salerno – Avellino – Benevento. Nel contesto irpino, lo scopo del Piano del Verde di Avellino è quello di adeguare il Piano Urbanistico Comunale (PUC) vigente di Gregotti e Cagnardi del 2008 al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) dell’Irpinia, nell'ottica di promuovere un'armoniosa convivenza tra l'uomo e la natura. Ciò comporta una valutazione accurata delle risorse naturali presenti all'interno della città, delle aree verdi esistenti e delle potenzialità, realizzandone di nuove. Questo processo di pianificazione mira a conciliare lo sviluppo urbano con la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, migliorando la qualità della vita dei cittadini e promuovendo il loro benessere psicofisico. Da questo estratto del “Piano generale di programmazione del verde” si comprende che il verde urbano, inserendosi nel contesto più ampio di valori paesaggistici da tutelare, svolge diverse funzioni climatico-ecologiche, urbanistiche e sociali con un ruolo di educazione ambientale e di miglioramento della qualità urbana a piccola, media e grande scala.
2023
978-88-6026-348-3
Linee strategiche per lo sviluppo dell'Irpinia e il Piano del Verde di Avellino / Buondonno, Emma. - 1:(2023), pp. 67-78.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/990219
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