Riflettere sui diritti umani significa ragionare anche su uno spazio giuridico dai confini molto labili posto tra l'ordinaria tutela dei diritti umani e quella delle persone con disabilità. Pertanto, se già per l'ordinaria tutela dei diritti umani si evidenzia una loro indispensabile difesa, a maggior ragione e con maggior forza si pone il problema con riguardo alle persone disabili. L'analisi del presente lavoro, in una prospettiva di difesa dell'irrinunciabile valore dei diritti umani, analizza l'esigenza di rinnovare il processo attraverso il quale si affermano tali diritti. In merito, il quadro storico-giuridico di riferimento ci porta per mano, non solo attraverso il dibattito che ha determinato il formarsi dei diritti umani delle persone con disabilità, ma anche alla definizione degli strumenti utilizzati dalle istituzioni per la realizzazione della loro tutela. Ne consegue che, il riconoscimento dei diritti umani delle persone con disabilità, consente di apprezzare meglio i valori e i principi fondativi dell'Unione europea. D'altro canto, la questione dell'enforcement di un principio giuridico, ancorché riconosciuto dall'ordinamento, rappresenta, da sempre, uno dei punti critici di qualsiasi intervento normativo. In particolare, è necessario comprendere: chi sia il soggetto legittimato ad agire, perché non tutte le Corti sono azionabili dal singolo; per che cosa e, infine, qual sia la tipologia di procedimento che si applica in queste ipotesi dal momento che le Corti internazionali hanno delle procedure diverse tra loro secondo le previsioni dei rispettivi statuti. L'analisi prende, altresì, in considerazione anche il rischio di attribuire al ruolo dei giudici una portata politica assai significativa nel delicato compito di dirimere le controversie che hanno ad oggetto la tutela dei diritti umani con particolare riferimento alle persone con disabilità; diritti che devono necessariamente essere considerati assoluti. Inoltre, a parere di chi scrive, è opportuno riflettere non solo su chi detiene il potere di decidere, ma anche in che modo ed entro quale cornice giuridica è tenuto a farlo. In ultima analisi, si riflette sull'effettiva tutela dei diritti umani, con particolare riguardo alle persone con disabilità, sia attraverso strumenti giuridicamente non vincolanti, che mediante convenzioni internazionali che vincolano gli Stati che le hanno ratificate. Ne consegue l'esigenza di porre in rilievo se tali strumenti siano, o meno, sufficienti per contrastare le violazioni dei diritti umani delle persone con disabilità e della loro intrinseca dignità. Pertanto, il riconoscimento dei diritti umani delle persone con disabilità rappresenta, da un lato, il presupposto per la riduzione delle disuguaglianze e, dall'altro, la condizione indispensabile per concretizzare il diritto di avere pari opportunità in forza dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 Cost.). Perplessità desta, infine, il tentativo di mettere in piedi un complesso processo in grado di condurre al riconoscimento di nuovi o speciali diritti per le persone con disabilità, quando, al contrario, la strada più agevole sembra essere quella di inserire tali diritti in un più ampio processo volto all'effettivo riconoscimento dell'universalizzazione dei diritti umani.
I diritti umani delle persone con disabilità nel contesto europeo ed internazionale / Carbone, Paolo L.; Serra, Alice. - 1:(2024), pp. 321-337.
I diritti umani delle persone con disabilità nel contesto europeo ed internazionale.
Alice Serra
2024
Abstract
Riflettere sui diritti umani significa ragionare anche su uno spazio giuridico dai confini molto labili posto tra l'ordinaria tutela dei diritti umani e quella delle persone con disabilità. Pertanto, se già per l'ordinaria tutela dei diritti umani si evidenzia una loro indispensabile difesa, a maggior ragione e con maggior forza si pone il problema con riguardo alle persone disabili. L'analisi del presente lavoro, in una prospettiva di difesa dell'irrinunciabile valore dei diritti umani, analizza l'esigenza di rinnovare il processo attraverso il quale si affermano tali diritti. In merito, il quadro storico-giuridico di riferimento ci porta per mano, non solo attraverso il dibattito che ha determinato il formarsi dei diritti umani delle persone con disabilità, ma anche alla definizione degli strumenti utilizzati dalle istituzioni per la realizzazione della loro tutela. Ne consegue che, il riconoscimento dei diritti umani delle persone con disabilità, consente di apprezzare meglio i valori e i principi fondativi dell'Unione europea. D'altro canto, la questione dell'enforcement di un principio giuridico, ancorché riconosciuto dall'ordinamento, rappresenta, da sempre, uno dei punti critici di qualsiasi intervento normativo. In particolare, è necessario comprendere: chi sia il soggetto legittimato ad agire, perché non tutte le Corti sono azionabili dal singolo; per che cosa e, infine, qual sia la tipologia di procedimento che si applica in queste ipotesi dal momento che le Corti internazionali hanno delle procedure diverse tra loro secondo le previsioni dei rispettivi statuti. L'analisi prende, altresì, in considerazione anche il rischio di attribuire al ruolo dei giudici una portata politica assai significativa nel delicato compito di dirimere le controversie che hanno ad oggetto la tutela dei diritti umani con particolare riferimento alle persone con disabilità; diritti che devono necessariamente essere considerati assoluti. Inoltre, a parere di chi scrive, è opportuno riflettere non solo su chi detiene il potere di decidere, ma anche in che modo ed entro quale cornice giuridica è tenuto a farlo. In ultima analisi, si riflette sull'effettiva tutela dei diritti umani, con particolare riguardo alle persone con disabilità, sia attraverso strumenti giuridicamente non vincolanti, che mediante convenzioni internazionali che vincolano gli Stati che le hanno ratificate. Ne consegue l'esigenza di porre in rilievo se tali strumenti siano, o meno, sufficienti per contrastare le violazioni dei diritti umani delle persone con disabilità e della loro intrinseca dignità. Pertanto, il riconoscimento dei diritti umani delle persone con disabilità rappresenta, da un lato, il presupposto per la riduzione delle disuguaglianze e, dall'altro, la condizione indispensabile per concretizzare il diritto di avere pari opportunità in forza dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 Cost.). Perplessità desta, infine, il tentativo di mettere in piedi un complesso processo in grado di condurre al riconoscimento di nuovi o speciali diritti per le persone con disabilità, quando, al contrario, la strada più agevole sembra essere quella di inserire tali diritti in un più ampio processo volto all'effettivo riconoscimento dell'universalizzazione dei diritti umani.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
I diritti umani delle persone con disabilità nel contesto europeo ed internazionale..pdf
accesso aperto
Licenza:
Accesso privato/ristretto
Dimensione
473.9 kB
Formato
Adobe PDF
|
473.9 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.