È il 1973, Springsteen pubblica il suo primo album. In copertina una cartolina di Asbury Park con alcuni dei luoghi a lui cari, gli stessi che fanno da sfondo alle storie e nei quali si animano i personaggi narrati nei suoi testi. Ascoltare Springsteen è ascoltare il New Jersey, quello delle canzoni ma anche quello dei video clip, delle fotografie e delle copertine degli album. È il New Jersey delle periferie, delle luci di Atlantic City, delle spiagge di Asbury Park e dei locali rock, che si racconta e costruisce frammento per frammento un immaginario collettivo fatto di luoghi anonimi che diventano iconici. Luoghi appartati celati all’ombra delle grandi realtà metropolitane, luoghi dell’ingiustizia, degli amori sofferti e degli anti-eroi ma che incarnano il volto dell’altra America, tra le pieghe e dietro le quinte del sogno americano. Springsteen evoca immagini e brani di città che si fissano nitidamente nella mente, in un rimando continuo tra realtà, musica e contaminazioni cinematografiche e costruendo una vera e propria eterotopia foucaultiana.
Living on the edge of the world. Il New Jersey springsteeniano e la costruzione di un immaginario / Ansaldi, Barbara. - (2018), pp. 931-937. [10.6093/978-88-99930-03-5]
Living on the edge of the world. Il New Jersey springsteeniano e la costruzione di un immaginario
Barbara Ansaldi
2018
Abstract
È il 1973, Springsteen pubblica il suo primo album. In copertina una cartolina di Asbury Park con alcuni dei luoghi a lui cari, gli stessi che fanno da sfondo alle storie e nei quali si animano i personaggi narrati nei suoi testi. Ascoltare Springsteen è ascoltare il New Jersey, quello delle canzoni ma anche quello dei video clip, delle fotografie e delle copertine degli album. È il New Jersey delle periferie, delle luci di Atlantic City, delle spiagge di Asbury Park e dei locali rock, che si racconta e costruisce frammento per frammento un immaginario collettivo fatto di luoghi anonimi che diventano iconici. Luoghi appartati celati all’ombra delle grandi realtà metropolitane, luoghi dell’ingiustizia, degli amori sofferti e degli anti-eroi ma che incarnano il volto dell’altra America, tra le pieghe e dietro le quinte del sogno americano. Springsteen evoca immagini e brani di città che si fissano nitidamente nella mente, in un rimando continuo tra realtà, musica e contaminazioni cinematografiche e costruendo una vera e propria eterotopia foucaultiana.File | Dimensione | Formato | |
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