Negli ultimi anni sono diventati sempre più popolari gli applicativi che sfruttano le reti neurali e il machine learning per generare centinaia di immagini in una manciata di secondi mediante l’inserimento di prompt testuali e visuali. Midjourney, Dall-E 2 e Stable Diffusion sono tra gli esempi più noti di ‘generatori’ di AI Art, vale a dire immagini (fotografie, opere d’arte, illustrazioni) digitali create con l’assistenza dell’intelligenza artificiale. Questa capacità generativa e creativa, dalla potenza e rapidità incomparabili, ha messo in allarme i professionisti attivi in diversi settori dell'arte digitale, in particolare quello della concept art, nel quale le spietate logiche del business fanno intravedere il rischio – non così remoto - di soppiantare i digital artist con degli AI artist, più veloci, più ‘efficienti’, più in grado di stare al passo con la rapidità e la produttività richieste dal mercato dell’intrattenimento visivo. Nel dualismo tra concept art e AI art, ad assumere un ruolo di rilievo è la fotografia, alla quale i concept artist si sono sempre affidati fin da prima dell’avvento delle intelligenze artificiali, sia per costruire delle librerie visive di reference a cui ispirarsi, sia contribuendo al gesto artistico vero e proprio, sotto forma di materiale (texture, elementi, palette di colori) da integrare all’interno delle illustrazioni (tecnica nota nell’ambiente come photobashing). È possibile instaurare un equilibrio tra questi tre poli, avvalendosi della potenza delle nuove tecnologie e al contempo rispettando l’individualità e l’‘umanità’ degli artisti? Appare forse scontato affermare che una macchina, seppur capace di ‘imparare’, non potrà mai del tutto sostituirsi alla sensibilità dell’animo e dello sguardo umano nello scandagliare, selezionare e armoniosamente ricomporre il repertorio di immagini del reale in un’opera nuova; ci si interroga, allora, su come AI, artisti e fotografia possano lavorare in sinergia, senza sconfinare nella competizione sleale e nella creazione ‘automatizzata’ di opere di scarsa qualità. Il contributo si pone dunque come una riflessione sul rapporto tra la fotografia, l’arte digitale e il fair use delle AI nell’ambito della concept art per l’industria dell’intrattenimento, una questione delicata e attuale all’interno della quale confluiscono considerazioni di tipo etico e pratico e da cui emergono gli innegabili vantaggi legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale come innovativo catalizzatore di creatività, capace di ampliare i limiti dell’immaginazione umana.

Fotografia e concept art nell’era dell’intelligenza artificiale / Ansaldi, Barbara. - (2023), pp. 570-591.

Fotografia e concept art nell’era dell’intelligenza artificiale

Barbara Ansaldi
2023

Abstract

Negli ultimi anni sono diventati sempre più popolari gli applicativi che sfruttano le reti neurali e il machine learning per generare centinaia di immagini in una manciata di secondi mediante l’inserimento di prompt testuali e visuali. Midjourney, Dall-E 2 e Stable Diffusion sono tra gli esempi più noti di ‘generatori’ di AI Art, vale a dire immagini (fotografie, opere d’arte, illustrazioni) digitali create con l’assistenza dell’intelligenza artificiale. Questa capacità generativa e creativa, dalla potenza e rapidità incomparabili, ha messo in allarme i professionisti attivi in diversi settori dell'arte digitale, in particolare quello della concept art, nel quale le spietate logiche del business fanno intravedere il rischio – non così remoto - di soppiantare i digital artist con degli AI artist, più veloci, più ‘efficienti’, più in grado di stare al passo con la rapidità e la produttività richieste dal mercato dell’intrattenimento visivo. Nel dualismo tra concept art e AI art, ad assumere un ruolo di rilievo è la fotografia, alla quale i concept artist si sono sempre affidati fin da prima dell’avvento delle intelligenze artificiali, sia per costruire delle librerie visive di reference a cui ispirarsi, sia contribuendo al gesto artistico vero e proprio, sotto forma di materiale (texture, elementi, palette di colori) da integrare all’interno delle illustrazioni (tecnica nota nell’ambiente come photobashing). È possibile instaurare un equilibrio tra questi tre poli, avvalendosi della potenza delle nuove tecnologie e al contempo rispettando l’individualità e l’‘umanità’ degli artisti? Appare forse scontato affermare che una macchina, seppur capace di ‘imparare’, non potrà mai del tutto sostituirsi alla sensibilità dell’animo e dello sguardo umano nello scandagliare, selezionare e armoniosamente ricomporre il repertorio di immagini del reale in un’opera nuova; ci si interroga, allora, su come AI, artisti e fotografia possano lavorare in sinergia, senza sconfinare nella competizione sleale e nella creazione ‘automatizzata’ di opere di scarsa qualità. Il contributo si pone dunque come una riflessione sul rapporto tra la fotografia, l’arte digitale e il fair use delle AI nell’ambito della concept art per l’industria dell’intrattenimento, una questione delicata e attuale all’interno della quale confluiscono considerazioni di tipo etico e pratico e da cui emergono gli innegabili vantaggi legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale come innovativo catalizzatore di creatività, capace di ampliare i limiti dell’immaginazione umana.
2023
978-88-99586-31-7
Fotografia e concept art nell’era dell’intelligenza artificiale / Ansaldi, Barbara. - (2023), pp. 570-591.
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