Il testo esplora l'antica pratica dei tatuaggi lauretani, legati al pellegrinaggio al santuario di Loreto, per tutta l’età moderna il più importante in Europa insieme a quello spagnolo di Santiago di Compostela. Questi tatuaggi religiosi venivano realizzati, da “marcatori” locali (il termine “tatuaggio” si diffuse solo nel XVIII secolo dopo i viaggi di Cook), con stampi in legno e aghi. Rappresentavano simboli sacri, legati all’arrivo prodigioso a Loreto sia della Santa Casa di Maria sia cosiddetta Madonna nera, e avevano funzioni devozionali, magico-protettive e identitarie. L'autore analizza il contesto storico, culturale e religioso, in cui i tatuaggi si sono sviluppati, sottolineando l'importanza simbolica del dolore e del sangue come elementi di fede e sacrificio. Inoltre, si evidenziano le influenze di ordini religiosi, come i francescani e i gesuiti, di pontefici “marchigiani, come nel caso di Sisto V, e in generale la relazione tra Loreto e la Controriforma cattolica. Oggi, questa pratica conosce una rinascita, seppur in forme moderne e ovviamente meno cruente. Il fenomeno riflette, in generale, il ritorno di interesse per simboli e rituali corporei, in una società sempre più digitale ma alla ricerca di una fisicità concreta.
Storie incise sulla pelle: i tatuaggi lauretani (secc. XVI-XXI) / Cattaneo, Massimo. - (2024), pp. 89-109. [10.52056/9791254695913]
Storie incise sulla pelle: i tatuaggi lauretani (secc. XVI-XXI)
Massimo Cattaneo
2024
Abstract
Il testo esplora l'antica pratica dei tatuaggi lauretani, legati al pellegrinaggio al santuario di Loreto, per tutta l’età moderna il più importante in Europa insieme a quello spagnolo di Santiago di Compostela. Questi tatuaggi religiosi venivano realizzati, da “marcatori” locali (il termine “tatuaggio” si diffuse solo nel XVIII secolo dopo i viaggi di Cook), con stampi in legno e aghi. Rappresentavano simboli sacri, legati all’arrivo prodigioso a Loreto sia della Santa Casa di Maria sia cosiddetta Madonna nera, e avevano funzioni devozionali, magico-protettive e identitarie. L'autore analizza il contesto storico, culturale e religioso, in cui i tatuaggi si sono sviluppati, sottolineando l'importanza simbolica del dolore e del sangue come elementi di fede e sacrificio. Inoltre, si evidenziano le influenze di ordini religiosi, come i francescani e i gesuiti, di pontefici “marchigiani, come nel caso di Sisto V, e in generale la relazione tra Loreto e la Controriforma cattolica. Oggi, questa pratica conosce una rinascita, seppur in forme moderne e ovviamente meno cruente. Il fenomeno riflette, in generale, il ritorno di interesse per simboli e rituali corporei, in una società sempre più digitale ma alla ricerca di una fisicità concreta.| File | Dimensione | Formato | |
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