Il saggio intende contribuire all’ampliamento delle conoscenze sulla storia degli scavi e dei restauri delle Ville di Stabiae, attraverso un’analisi della raccolta documentale “Degli scavi di Stabia dal 1749 al 1782. Notizie raccolte e pubblicate”, edita nel 1881 da Michele Ruggiero e qui analizzata anche alla luce di fonti inedite sul testo nonché di una rilettura complessiva dell’attività svolta dal suo autore. L’opera letteraria di Ruggiero vide l’aggiunta, al già innovativo metodo utilizzato nella Pompeianarum Antiquitatum Historia di Giuseppe Fiorelli, dei disegni di rilievo e delle annotazioni dei primi tecnici impegnati nelle attività di scavo in età borbonica, favorendo l’avvento di un nuovo linguaggio scientifico e di un innovativo ‘racconto’ archeologico ante litteram. L’attività divulgativa di Michele Ruggiero fu determinante per la diffusione della documentazione delle scoperte archeologiche avvenute nel Mezzogiorno d’Italia tra la seconda metà del XVIII e il XIX secolo offrendo, in particolare per Stabia, l’opportunità di rileggere dai dati emersi l’approccio dei tecnici e delle istituzioni che, nel XVIII sec, si occupavano della tutela e della trasmissione del patrimonio archeologico.
Michele Ruggiero e le Ville di Stabiae. Studi e ricognizioni sul territorio / Fiore, Ersilia. - (2023), pp. 231-245. [10.6093/978-88-6887-158-1]
Michele Ruggiero e le Ville di Stabiae. Studi e ricognizioni sul territorio
Ersilia Fiore
2023
Abstract
Il saggio intende contribuire all’ampliamento delle conoscenze sulla storia degli scavi e dei restauri delle Ville di Stabiae, attraverso un’analisi della raccolta documentale “Degli scavi di Stabia dal 1749 al 1782. Notizie raccolte e pubblicate”, edita nel 1881 da Michele Ruggiero e qui analizzata anche alla luce di fonti inedite sul testo nonché di una rilettura complessiva dell’attività svolta dal suo autore. L’opera letteraria di Ruggiero vide l’aggiunta, al già innovativo metodo utilizzato nella Pompeianarum Antiquitatum Historia di Giuseppe Fiorelli, dei disegni di rilievo e delle annotazioni dei primi tecnici impegnati nelle attività di scavo in età borbonica, favorendo l’avvento di un nuovo linguaggio scientifico e di un innovativo ‘racconto’ archeologico ante litteram. L’attività divulgativa di Michele Ruggiero fu determinante per la diffusione della documentazione delle scoperte archeologiche avvenute nel Mezzogiorno d’Italia tra la seconda metà del XVIII e il XIX secolo offrendo, in particolare per Stabia, l’opportunità di rileggere dai dati emersi l’approccio dei tecnici e delle istituzioni che, nel XVIII sec, si occupavano della tutela e della trasmissione del patrimonio archeologico.| File | Dimensione | Formato | |
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