Diverse testimonianze provenienti dalla letteratura, anche giuridica, latina presentano la donna come soggetto dalla capacità limitata e bisognosa, perciò, di assistenza anche nello svolgimento di quotidiane attività negoziali, nonché del tutto esclusa da alcune tipologie di uffici e compiti. Infirmitas sexus, imbecillitas corporis, levitas animi sono le motivazioni comunemente addotte per giustificare a suo carico tale condizione giuridica di discriminazione e persino la sottoposizione alla tutela esercitata dal padre o dal marito, come l’antico diritto consuetudinario ha stabilito da tempo immemorabile e come sembra essere pienamente condiviso dall’opinione comune ancora nel pieno impero. Eppure, nonostante sia innegabile nell’esperienza giuridica romana il riscontro di una ideologia androcentrica, molte fonti restituiscono profili di donne emancipate, istruite, autonome economicamente, talora imprenditrici di successo, esperte di diritto, con ruoli sociali di indubbio prestigio, la cui lettura induce una riflessione più approfondita sulla matrice della vulnerabilità femminile.
Infirmitas sexus, levitas animi: la donna, soggetto vulnerabile nell'esperienza giuridica romana? / Galgano, Francesca. - (2025), pp. 277-293.
Infirmitas sexus, levitas animi: la donna, soggetto vulnerabile nell'esperienza giuridica romana?
Francesca Galgano
2025
Abstract
Diverse testimonianze provenienti dalla letteratura, anche giuridica, latina presentano la donna come soggetto dalla capacità limitata e bisognosa, perciò, di assistenza anche nello svolgimento di quotidiane attività negoziali, nonché del tutto esclusa da alcune tipologie di uffici e compiti. Infirmitas sexus, imbecillitas corporis, levitas animi sono le motivazioni comunemente addotte per giustificare a suo carico tale condizione giuridica di discriminazione e persino la sottoposizione alla tutela esercitata dal padre o dal marito, come l’antico diritto consuetudinario ha stabilito da tempo immemorabile e come sembra essere pienamente condiviso dall’opinione comune ancora nel pieno impero. Eppure, nonostante sia innegabile nell’esperienza giuridica romana il riscontro di una ideologia androcentrica, molte fonti restituiscono profili di donne emancipate, istruite, autonome economicamente, talora imprenditrici di successo, esperte di diritto, con ruoli sociali di indubbio prestigio, la cui lettura induce una riflessione più approfondita sulla matrice della vulnerabilità femminile.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
CIRB- Vulnerabil intero seconde fg(14x21).pdf
solo utenti autorizzati
Tipologia:
Documento in Pre-print
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
5.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.86 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


