Premessa una breve ricostruzione della figura delle “obbligazioni verdi” e del relativo rapporto con la categoria delle obbligazioni “ordinarie” (c.d. plain vanilla), la relazione si concentra sul procedimento di emissione delle obbligazioni in esame e sui relativi requisiti quali risultano dall’interazione fra norme di soft law ed intervento regolatorio del legislatore europeo. L’indagine mira ad inquadrare finalità e contenuti del Regolamento (UE) 2023/2631 (c.d. Regolamento Green Bonds), diretto ad introdurre requisiti standard a livello europeo atti a qualificare un’obbligazione come “green bond europeo”, sullo sfondo del crescente sforzo regolatorio compiuto dall’UE in conformità degli obiettivi del Green Deal e nel contesto delle misure per la finanza sostenibile, senza tuttavia trascurare un confronto con le iniziative regolatorie condotte al di fuori del contesto europeo. La riflessione è ntesa a verificare – sullo sfondo delle interconnessioni fra emissione ed attrattività dei green bonds, da una parte, ed evoluzione del contesto geo-politico, dall’altra – se la disciplina introdotta a livello europeo, basata sull’imposizione di specifici obblighi informativi e di certificazione, sia in grado di scongiurare fenomeni di greenwashing, riducendo i margini di incertezza e favorendo l’identificazione degli elementi distintivi (e la comparabilità) delle nuove figure a beneficio non solo degli investitori, ma anche degli emittenti, nonché di concorrere alla promozione della finanza sostenibile.
Le “obbligazioni verdi” quale strumento per promuovere la finanza sostenibile / Picardi, Lucia. - (2024). (Intervento presentato al convegno L'ordinamento del credito tra finanza alternativa e mutamenti geopolitici tenutosi a Complesso Monumentale di Santa Chiara-Napoli nel 24-25 ottobre 2024).
Le “obbligazioni verdi” quale strumento per promuovere la finanza sostenibile
Picardi Lucia
2024
Abstract
Premessa una breve ricostruzione della figura delle “obbligazioni verdi” e del relativo rapporto con la categoria delle obbligazioni “ordinarie” (c.d. plain vanilla), la relazione si concentra sul procedimento di emissione delle obbligazioni in esame e sui relativi requisiti quali risultano dall’interazione fra norme di soft law ed intervento regolatorio del legislatore europeo. L’indagine mira ad inquadrare finalità e contenuti del Regolamento (UE) 2023/2631 (c.d. Regolamento Green Bonds), diretto ad introdurre requisiti standard a livello europeo atti a qualificare un’obbligazione come “green bond europeo”, sullo sfondo del crescente sforzo regolatorio compiuto dall’UE in conformità degli obiettivi del Green Deal e nel contesto delle misure per la finanza sostenibile, senza tuttavia trascurare un confronto con le iniziative regolatorie condotte al di fuori del contesto europeo. La riflessione è ntesa a verificare – sullo sfondo delle interconnessioni fra emissione ed attrattività dei green bonds, da una parte, ed evoluzione del contesto geo-politico, dall’altra – se la disciplina introdotta a livello europeo, basata sull’imposizione di specifici obblighi informativi e di certificazione, sia in grado di scongiurare fenomeni di greenwashing, riducendo i margini di incertezza e favorendo l’identificazione degli elementi distintivi (e la comparabilità) delle nuove figure a beneficio non solo degli investitori, ma anche degli emittenti, nonché di concorrere alla promozione della finanza sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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