“Alza gli occhi, verso il mare, che s’è fatto celeste tenero. Come il cielo, come il Vesuvio grande e indifferente. Un piccolo sospiro di rimpianto. Non osa chiedere: vorrebbe, però. Ritrovarli tutti nell’abbraccio di Dio sarebbe bello. Così, invece, che rimane? Niente. Il resto di niente”. Utopie, sogni, realtà immaginarie, distorte, confini e identità astratte. La mostra, nata da un’idea del direttore creativo di Gucci Sabato De Sarno e curata da Eva Fabbris e Giovanna Manzotti, prende il titolo dall’omonimo romanzo di Enzo Striano che, nel 1986, descriveva Napoli nel suo periodo di più forti trasformazioni: una chiara allusione al presente fermento della città e le contraddizioni che da sempre la caratterizzano.
Mostra Il resto di niente, a cura di E. FABBRI con G. MANZOTTI, da un’idea di S. DE SARNO, presentato da Fondazione Donnaregina e Gucci, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina - Museo MADRE, Napoli, 30 maggio — 29 luglio 2024 / Vona, MARIA ELENA. - (2024), pp. 48-51.
Mostra Il resto di niente, a cura di E. FABBRI con G. MANZOTTI, da un’idea di S. DE SARNO, presentato da Fondazione Donnaregina e Gucci, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina - Museo MADRE, Napoli, 30 maggio — 29 luglio 2024
Maria Elena Vona
2024
Abstract
“Alza gli occhi, verso il mare, che s’è fatto celeste tenero. Come il cielo, come il Vesuvio grande e indifferente. Un piccolo sospiro di rimpianto. Non osa chiedere: vorrebbe, però. Ritrovarli tutti nell’abbraccio di Dio sarebbe bello. Così, invece, che rimane? Niente. Il resto di niente”. Utopie, sogni, realtà immaginarie, distorte, confini e identità astratte. La mostra, nata da un’idea del direttore creativo di Gucci Sabato De Sarno e curata da Eva Fabbris e Giovanna Manzotti, prende il titolo dall’omonimo romanzo di Enzo Striano che, nel 1986, descriveva Napoli nel suo periodo di più forti trasformazioni: una chiara allusione al presente fermento della città e le contraddizioni che da sempre la caratterizzano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.