I codici di condotta rappresentano un modello ideale per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità, in quanto l’autodisciplina è tradizionalmente la sede in cui l’impresa assume volontariamente l’obbligo di realizzare comportamenti virtuosi, at- traendo nel suo ambito di applicazione tutti coloro che a vario titolo collaborano nella e con l’impresa. Il legislatore eurounitario ha considerato tale attitudine quando ha inserito nella politica di due diligence imposta alle imprese per la sostenibilità (Di- rettiva (UE) 2024/1760 (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) anche l’adozione di codici di condotta. Tuttavia, si prospettano diverse questioni problema- tiche; in primo luogo, si profila una contraddizione tra l’obbligo di dotarsi del codice di condotta e il carattere volontario, che ne costituisce un tratto essenziale; così come emerge la necessità di fornire un fondamento giuridico all’estensione delle vincolatività ai partner commerciali. In ogni direzione, i codici di condotta assecondano le nuove funzioni del contratto, quale strumento per orientare il comportamento della contro- parte anche per la realizzazione di proprie regole di organizzazione.
Codici di autodisciplina e sostenibilità / Scotti, Anna. - In: NUOVO DIRITTO CIVILE. - ISSN 2531-8950. - (2024), pp. 53-66.
Codici di autodisciplina e sostenibilità
Anna Scotti
2024
Abstract
I codici di condotta rappresentano un modello ideale per la realizzazione degli obiettivi di sostenibilità, in quanto l’autodisciplina è tradizionalmente la sede in cui l’impresa assume volontariamente l’obbligo di realizzare comportamenti virtuosi, at- traendo nel suo ambito di applicazione tutti coloro che a vario titolo collaborano nella e con l’impresa. Il legislatore eurounitario ha considerato tale attitudine quando ha inserito nella politica di due diligence imposta alle imprese per la sostenibilità (Di- rettiva (UE) 2024/1760 (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) anche l’adozione di codici di condotta. Tuttavia, si prospettano diverse questioni problema- tiche; in primo luogo, si profila una contraddizione tra l’obbligo di dotarsi del codice di condotta e il carattere volontario, che ne costituisce un tratto essenziale; così come emerge la necessità di fornire un fondamento giuridico all’estensione delle vincolatività ai partner commerciali. In ogni direzione, i codici di condotta assecondano le nuove funzioni del contratto, quale strumento per orientare il comportamento della contro- parte anche per la realizzazione di proprie regole di organizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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