Anche se l’opera di Gadda non presenta una precisa direzione di poetica ispirata a modelli quattro-cinquecenteschi (come è il caso, ad esempio, dell’ariostismo di Calvino), i suoi rapporti con la cultura rinascimentale sono tuttavia profondi, a cominciare, naturalmente, dalla contaminazione maccheronica di una scrittura che ha nel filone anticlassicistico del ’500 un evidente punto di riferimento. Accanto a Folengo, anche Cellini, Bruno e lo stesso Machiavelli costituiscono per Gadda i paradigmi di un’idea di letteratura come ricerca radicale della verità del vivere oltre ogni sovrastruttura mistificante della rappresentazione. Il recupero di questi autori, come del resto dello “stupendo poema” di Ariosto, si configura, comunque, sempre nei termini di una riappropriazione originale nell’orizzonte problematico della modernità.
Gadda e il Rinascimento / Botti, FRANCESCO PAOLO. - In: STUDI RINASCIMENTALI. - ISSN 1724-6164. - STAMPA. - (2004), pp. 151-160.
Gadda e il Rinascimento
BOTTI, FRANCESCO PAOLO
2004
Abstract
Anche se l’opera di Gadda non presenta una precisa direzione di poetica ispirata a modelli quattro-cinquecenteschi (come è il caso, ad esempio, dell’ariostismo di Calvino), i suoi rapporti con la cultura rinascimentale sono tuttavia profondi, a cominciare, naturalmente, dalla contaminazione maccheronica di una scrittura che ha nel filone anticlassicistico del ’500 un evidente punto di riferimento. Accanto a Folengo, anche Cellini, Bruno e lo stesso Machiavelli costituiscono per Gadda i paradigmi di un’idea di letteratura come ricerca radicale della verità del vivere oltre ogni sovrastruttura mistificante della rappresentazione. Il recupero di questi autori, come del resto dello “stupendo poema” di Ariosto, si configura, comunque, sempre nei termini di una riappropriazione originale nell’orizzonte problematico della modernità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.