Il presente contributo analizza l’evoluzione recente delle tecniche legislative dell’Unione europea, determinata dall’inadeguatezza dell’attuale riparto di competenze di fronte a sfide fortemente trasversali e interdipendenti quali la digitalizzazione, le crisi sanitarie e migratorie, la duplice transizione ecologica ed energetica, nonché le tensioni geopolitiche. Viene messo in luce il ricorso a basi giuridiche flessibili, in particolare agli artt. 114 e 122 TFUE, l’emersione di strumenti ibridi che offuscano la tradizionale distinzione tra regolamenti e direttive, e l’uso crescente di pacchetti legislativi e di atti di soft law. Particolare attenzione è inoltre dedicata all’impatto degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale sulla stessa concezione del processo legislativo. L’articolo si interroga se tali tendenze debbano essere intese come un necessario adattamento funzionale alla crescente complessità dell’integrazione europea, ovvero come una deriva suscettibile di porre sotto tensione i principi fondamentali del diritto dell’Unione, tra cui legalità, trasparenza e certezza del diritto.
Dalla flessibilità delle basi giuridiche alla normazione integrata: tecniche legislative funzionali alla rigidità del riparto di competenze nell’UE / De Pasquale, Patrizia. - In: IL DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA. - ISSN 1125-8551. - 1(2025), pp. 1-28.
Dalla flessibilità delle basi giuridiche alla normazione integrata: tecniche legislative funzionali alla rigidità del riparto di competenze nell’UE
Patrizia De Pasquale
2025
Abstract
Il presente contributo analizza l’evoluzione recente delle tecniche legislative dell’Unione europea, determinata dall’inadeguatezza dell’attuale riparto di competenze di fronte a sfide fortemente trasversali e interdipendenti quali la digitalizzazione, le crisi sanitarie e migratorie, la duplice transizione ecologica ed energetica, nonché le tensioni geopolitiche. Viene messo in luce il ricorso a basi giuridiche flessibili, in particolare agli artt. 114 e 122 TFUE, l’emersione di strumenti ibridi che offuscano la tradizionale distinzione tra regolamenti e direttive, e l’uso crescente di pacchetti legislativi e di atti di soft law. Particolare attenzione è inoltre dedicata all’impatto degli strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale sulla stessa concezione del processo legislativo. L’articolo si interroga se tali tendenze debbano essere intese come un necessario adattamento funzionale alla crescente complessità dell’integrazione europea, ovvero come una deriva suscettibile di porre sotto tensione i principi fondamentali del diritto dell’Unione, tra cui legalità, trasparenza e certezza del diritto.| File | Dimensione | Formato | |
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