Salmonella, rappresenta uno dei principali agenti zoonotici causa di malattie a trasmissione alimentare a livello europeo. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati da animali domestici e selvatici e l’infezione si verifica per contatto diretto con i reservoirs o in seguito al consumo di alimenti o acque contaminati. Lo scopo del presente studio è stato valutare la presenza e la diffusione di diversi sierotipi di Salmonella negli animali destinati alla produzione di alimenti e nelle acque ad uso irriguo, con particolare attenzione ai sierotipi associati più frequentemente all’infezione umana. Dal 2011 al 2021 in Campania e Calabria, per la ricerca di Salmonella spp. sono stati prelevati 473 organi e 293 campioni di feci da sette specie animali (bovini, bufali, capre, pecore, maiale, pollo e cinghiale) e 313 campioni di acque di irrigazione. I campioni sono stati analizzati mediante metodiche ISO accreditate. Le salmonelle isolate sono state tipizzate secondo lo schema di Kaufmann–White presso il centro di tipizzazione Salmonelle della regione Campania. Salmonella spp. è stata isolata in 269 organi (56,87 %), 149 campioni di feci (50,85%) e 64 campioni di acque di irrigazione (20,45%). Le più elevate percentuali di positività sono state osservate in campioni prelavati dalle seguenti specie: bufalo (Organi=93,75%; Feci=96, 15%), pollo (Organi=86,67%; Feci=78,05%) e maiale (Organi=76,77%; Feci=53, 33%). Inoltre, mettendo a confronto gli anni 2011-2015 con 2016-2021 è stato osservato un aumento significativo della prevalenza di Salmonella (p <0,05). S. Typhimurium è stato il sierotipo più frequentemente isolato negli è animali, mentre S. Napoli è stato frequentemente ritrovato nelle acque. In particolare, nel bovino i sierotipi più frequentemente isolati sono stati: S. Typhimurium (17,39%), S. Derby e S. Rissen (entrambi nel 13,04% dei campioni); nel bufalo S. Typhimurium (13,10%), S. Muenchen (8, 97%) e variante monofasica di S. Typhimurium (7,59%); nel suino S. Typhimurium (28,21%), variante monofasica di S. Typhimurium e S. Rissen (entrambi nel 10,26% dei campioni); nel pollo S. Kentucky (24,78%), S. Livingstone (11, 93%) e S. Infantis (10,09%). Inoltre, la sottospecie diarizonae IIIb è stata frequentemente isolata nei campioni di capre (40%) e pecore (83,33%), mentre salamae II (14,12%) e diarizonae IIIb (11,76%) sono state frequentemente isolate nel cinghiale. In quest’ultimo animale è stato frequentemente isolato anche il sierotipo S. Napoli (10,59%). I risultati del presente lavoro dimostrano che, sebbene in Europa, piani di controllo atti a impedire la diffusione di Salmonella siano stati attuati all’interno di diverse filiere, la prevalenza di questo patogeno negli animali produttori di alimenti è elevata ed in costante crescita. Nel corso del presente studio S. Typhimurium è stato il sierotipo più frequentemente isolato dagli animali. Sia S. Typhimurium che la maggior parte dei sierotipi isolati dalle diverse specie animali rientra nei “Top 20” serovars responsabili dei casi confermati di Salmonellosi in Europa. Lo studio conferma inoltre che le acque di irrigazione siano una importante fonte di infezione da S. Napoli. In conclusione, i dati del presente lavoro testimoniano l’importanza dei controlli su tutta la filiera al fine di ridurre il più possibile la contaminazione da Salmonella spp. e quindi il rischio per la salute pubblica in un’ottica “One health”.
Prevalenza e distribuzione dei serovar di Salmonella associati più frequentemente all’infezione umana negli animali da produzione alimentare e nelle acque ad uso irriguo / Peruzy, M. F.; La Tela, I.; Carullo, M. R.; Ioele, S.; Proroga, Y. T. R.; Balestrieri, A.; Murru, N.. - (2022). (Intervento presentato al convegno XXXI convegno nazionale A.I.V.I. Le nuove sfide del Veterinario Igienista tra i pericoli emergenti e il ruolo delle Autorità Competenti nei controlli ufficiali tenutosi a università degli studi di Teramo nel 22-24 SETTEMBRE 2022).
Prevalenza e distribuzione dei serovar di Salmonella associati più frequentemente all’infezione umana negli animali da produzione alimentare e nelle acque ad uso irriguo
M. F. Peruzy;Y. T. R. Proroga;A. Balestrieri;N. Murru
2022
Abstract
Salmonella, rappresenta uno dei principali agenti zoonotici causa di malattie a trasmissione alimentare a livello europeo. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati da animali domestici e selvatici e l’infezione si verifica per contatto diretto con i reservoirs o in seguito al consumo di alimenti o acque contaminati. Lo scopo del presente studio è stato valutare la presenza e la diffusione di diversi sierotipi di Salmonella negli animali destinati alla produzione di alimenti e nelle acque ad uso irriguo, con particolare attenzione ai sierotipi associati più frequentemente all’infezione umana. Dal 2011 al 2021 in Campania e Calabria, per la ricerca di Salmonella spp. sono stati prelevati 473 organi e 293 campioni di feci da sette specie animali (bovini, bufali, capre, pecore, maiale, pollo e cinghiale) e 313 campioni di acque di irrigazione. I campioni sono stati analizzati mediante metodiche ISO accreditate. Le salmonelle isolate sono state tipizzate secondo lo schema di Kaufmann–White presso il centro di tipizzazione Salmonelle della regione Campania. Salmonella spp. è stata isolata in 269 organi (56,87 %), 149 campioni di feci (50,85%) e 64 campioni di acque di irrigazione (20,45%). Le più elevate percentuali di positività sono state osservate in campioni prelavati dalle seguenti specie: bufalo (Organi=93,75%; Feci=96, 15%), pollo (Organi=86,67%; Feci=78,05%) e maiale (Organi=76,77%; Feci=53, 33%). Inoltre, mettendo a confronto gli anni 2011-2015 con 2016-2021 è stato osservato un aumento significativo della prevalenza di Salmonella (p <0,05). S. Typhimurium è stato il sierotipo più frequentemente isolato negli è animali, mentre S. Napoli è stato frequentemente ritrovato nelle acque. In particolare, nel bovino i sierotipi più frequentemente isolati sono stati: S. Typhimurium (17,39%), S. Derby e S. Rissen (entrambi nel 13,04% dei campioni); nel bufalo S. Typhimurium (13,10%), S. Muenchen (8, 97%) e variante monofasica di S. Typhimurium (7,59%); nel suino S. Typhimurium (28,21%), variante monofasica di S. Typhimurium e S. Rissen (entrambi nel 10,26% dei campioni); nel pollo S. Kentucky (24,78%), S. Livingstone (11, 93%) e S. Infantis (10,09%). Inoltre, la sottospecie diarizonae IIIb è stata frequentemente isolata nei campioni di capre (40%) e pecore (83,33%), mentre salamae II (14,12%) e diarizonae IIIb (11,76%) sono state frequentemente isolate nel cinghiale. In quest’ultimo animale è stato frequentemente isolato anche il sierotipo S. Napoli (10,59%). I risultati del presente lavoro dimostrano che, sebbene in Europa, piani di controllo atti a impedire la diffusione di Salmonella siano stati attuati all’interno di diverse filiere, la prevalenza di questo patogeno negli animali produttori di alimenti è elevata ed in costante crescita. Nel corso del presente studio S. Typhimurium è stato il sierotipo più frequentemente isolato dagli animali. Sia S. Typhimurium che la maggior parte dei sierotipi isolati dalle diverse specie animali rientra nei “Top 20” serovars responsabili dei casi confermati di Salmonellosi in Europa. Lo studio conferma inoltre che le acque di irrigazione siano una importante fonte di infezione da S. Napoli. In conclusione, i dati del presente lavoro testimoniano l’importanza dei controlli su tutta la filiera al fine di ridurre il più possibile la contaminazione da Salmonella spp. e quindi il rischio per la salute pubblica in un’ottica “One health”.| File | Dimensione | Formato | |
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