L'articolo propone un'analisi delle cause da porre alla base della diffusione dell'economia sommersa nel Mezzogiorno d'Italia. Inoltre, una particolare attenzione è rivolta alla valutazione delle politiche di emersione. Nel Mezzogiorno vi sono numerose imprese che nella loro attività incorrono sistematicamente in violazioni della normativa fiscale e/o contributiva, e, accessoriamente, nella violazione di altre disposizioni di legge. Si tratta di un fenomeno estremamente complesso, molto differenziato per tipologie (da imprese quasi-legali ad imprese illegali), settori, soggetti e aree territoriali, che aldilà della sua diffusione, sembra segnalare soprattutto una tendenza: che una quota dell’economia e del lavoro sommerso presente in regione non è in grado, o, forse, non ha l’interesse e neppure la convenienza, ad indirizzarsi spontaneamente verso l’emersione. Perché accade questo? Come si può interpretare una simile tendenza da parte delle imprese e del lavoro a restare in una condizione di illegalità, piuttosto che tentare la strada che conduce all’emersione, anche attraverso gli strumenti resi via via disponibili dal legislatore? E quale ruolo in queste vicende hanno, e possono avere in prospettiva, le istituzioni regolative di governo politico e sociale di processi economici che avvengono al di fuori della cornice normativa e delle regole di mercato?
Il Mezzogiorno e il governo simbolico dell'economia sommersa / DE VIVO, Paola. - In: IL MULINO. - ISSN 0027-3120. - STAMPA. - n. 4:(2004), pp. 662-672.
Il Mezzogiorno e il governo simbolico dell'economia sommersa
DE VIVO, PAOLA
2004
Abstract
L'articolo propone un'analisi delle cause da porre alla base della diffusione dell'economia sommersa nel Mezzogiorno d'Italia. Inoltre, una particolare attenzione è rivolta alla valutazione delle politiche di emersione. Nel Mezzogiorno vi sono numerose imprese che nella loro attività incorrono sistematicamente in violazioni della normativa fiscale e/o contributiva, e, accessoriamente, nella violazione di altre disposizioni di legge. Si tratta di un fenomeno estremamente complesso, molto differenziato per tipologie (da imprese quasi-legali ad imprese illegali), settori, soggetti e aree territoriali, che aldilà della sua diffusione, sembra segnalare soprattutto una tendenza: che una quota dell’economia e del lavoro sommerso presente in regione non è in grado, o, forse, non ha l’interesse e neppure la convenienza, ad indirizzarsi spontaneamente verso l’emersione. Perché accade questo? Come si può interpretare una simile tendenza da parte delle imprese e del lavoro a restare in una condizione di illegalità, piuttosto che tentare la strada che conduce all’emersione, anche attraverso gli strumenti resi via via disponibili dal legislatore? E quale ruolo in queste vicende hanno, e possono avere in prospettiva, le istituzioni regolative di governo politico e sociale di processi economici che avvengono al di fuori della cornice normativa e delle regole di mercato?File | Dimensione | Formato | |
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