In linea con la dichiarazione di Stoccolma sull’ambiente umano del 1972 e con il rapporto Brundtland del 1987, sin dal finire degli anni ’80, la Municipalità di Montréal ha perseguito la logica dello sviluppo sostenibile, attraverso un sistema di azioni integrate sul territorio, combinando aspetti sociali, economici, ambientali, urbani e culturali, per rispondere alle istanze della mondializzazione accelerata. Le politiche urbane, dagli anni ’80 - ’90, sono state progressivamente sempre più improntate all’affermazione della centralità indiscussa dei cittadini, resi partecipi in un progetto di città collettiva, stimolante per tutti, in cui le questioni della coesione sociale e della qualità della vita, sono state affrontate in modo sinergico (Sommet de Montréal, 2002). La consapevolezza che l’identità della città di Montréal costituisca un valore da tutelare, alla costituzione del quale sono chiamati a collaborare tutti gli abitanti, ha informato la politica di sviluppo per lo spazio urbano, sia per quanto concerne il primo insediamento – oggi noto con il nome di Vieux-Montréal - che per le nuove aree di espansione. Il principio che l’identità degli spazi antropizzati non sia esclusivamente funzione dei caratteri fisici e materici del patrimonio architettonico, ma che sia espressione diretta del rapporto tra i luoghi, i cittadini, le istituzioni, ha orientato gli interventi di gestione del sistema antropizzato. La Municipalità individuando nel patrimonio il complesso di testimonianze maturate da una collettività sin dalle sue origini, ha riconosciuto come obiettivi strategici la salvaguardia, la valorizzazione, la sensibilizzazione, la conservazione, la manutenzione (Enoncé d’orientation pour une politique du patrimoine, 2004).
Esperienze di riqualificazione dello spazio pubblico a Montréal tra multiculturalismo e identità / Viola, Serena. - In: GEOINFORMA. - ISSN 2036-3281. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 68-71.
Esperienze di riqualificazione dello spazio pubblico a Montréal tra multiculturalismo e identità
VIOLA, SERENA
2007
Abstract
In linea con la dichiarazione di Stoccolma sull’ambiente umano del 1972 e con il rapporto Brundtland del 1987, sin dal finire degli anni ’80, la Municipalità di Montréal ha perseguito la logica dello sviluppo sostenibile, attraverso un sistema di azioni integrate sul territorio, combinando aspetti sociali, economici, ambientali, urbani e culturali, per rispondere alle istanze della mondializzazione accelerata. Le politiche urbane, dagli anni ’80 - ’90, sono state progressivamente sempre più improntate all’affermazione della centralità indiscussa dei cittadini, resi partecipi in un progetto di città collettiva, stimolante per tutti, in cui le questioni della coesione sociale e della qualità della vita, sono state affrontate in modo sinergico (Sommet de Montréal, 2002). La consapevolezza che l’identità della città di Montréal costituisca un valore da tutelare, alla costituzione del quale sono chiamati a collaborare tutti gli abitanti, ha informato la politica di sviluppo per lo spazio urbano, sia per quanto concerne il primo insediamento – oggi noto con il nome di Vieux-Montréal - che per le nuove aree di espansione. Il principio che l’identità degli spazi antropizzati non sia esclusivamente funzione dei caratteri fisici e materici del patrimonio architettonico, ma che sia espressione diretta del rapporto tra i luoghi, i cittadini, le istituzioni, ha orientato gli interventi di gestione del sistema antropizzato. La Municipalità individuando nel patrimonio il complesso di testimonianze maturate da una collettività sin dalle sue origini, ha riconosciuto come obiettivi strategici la salvaguardia, la valorizzazione, la sensibilizzazione, la conservazione, la manutenzione (Enoncé d’orientation pour une politique du patrimoine, 2004).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.