A cominciare dall’Agricola, e poi più compiutamente nelle Historiae, Tacito dimostra che l’autorità di Roma nella conquista di nuovi territori e nel controllo delle stesse province si fonda sull’esercizio del terrore e sulla minaccia di guerre, con una politica preventiva di intimidazione. Generali come Petilio Ceriale e Agricola sono gli interpreti esemplari della tradizione imperialistica romana, che si realizza nella dialettica terrore/pace, violenza/clementia. La progressiva involuzione pessimistica della storiografia tacitiana determina un sostanziale cambiamento negli Annales, così che la violenza e il terrore caratterizzano, più che la politica estera, molti aspetti della politica interna. E’ lo stesso potere imperiale a rivelare, soprattutto con Tiberio e Nerone, una natura in sé violenta, che regola i rapporti tra il princeps, il senato e il popolo.
La violenza e il terrore: le forme del potere in Tacito / DE VIVO, Arturo. - STAMPA. - (2006), pp. 275-288.
La violenza e il terrore: le forme del potere in Tacito
DE VIVO, ARTURO
2006
Abstract
A cominciare dall’Agricola, e poi più compiutamente nelle Historiae, Tacito dimostra che l’autorità di Roma nella conquista di nuovi territori e nel controllo delle stesse province si fonda sull’esercizio del terrore e sulla minaccia di guerre, con una politica preventiva di intimidazione. Generali come Petilio Ceriale e Agricola sono gli interpreti esemplari della tradizione imperialistica romana, che si realizza nella dialettica terrore/pace, violenza/clementia. La progressiva involuzione pessimistica della storiografia tacitiana determina un sostanziale cambiamento negli Annales, così che la violenza e il terrore caratterizzano, più che la politica estera, molti aspetti della politica interna. E’ lo stesso potere imperiale a rivelare, soprattutto con Tiberio e Nerone, una natura in sé violenta, che regola i rapporti tra il princeps, il senato e il popolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.