Oggetto del saggio è lo studio di una trama della genealogia del brocardo ‘exceptio firmat regulam’, teso ad illuminare, attraverso l’esame storico e analitico di un topos dell’argomentazione giuridica, la peculiarità del rapporto tra regola ed eccezione. Tra i più noti proverbi (non solo) giuridici, ‘exceptio firmat regulam’ non è formulazione contenuta nelle fonti romane. Le sue origini devono ricercarsi nella ricca tradizione postgiustinianea sulla lex 50.17.1 dei Digesta. È possibile mostrare, tuttavia, il profondo radicamento, nel ragionamento dei giureconsulti romani, di un’interessante elaborazione del senso sintetizzato in tale massima. Nel contesto della riflessione condotta, l’esame di alcuni frammenti giurisprudenziali (D. 33.9.4.6, D. 33.6.2 pr., D. 33.7.12.43, D. 33.2.32.2) consente di rappresentare un problema concreto del ragionamento giuridico. Nella sua portata generale, esso concerne le forme del condizionamento prodotto, nell’interpretazione di un discorso normativo, che abbia ad oggetto una regola comprensiva di una pluralità indeterminata di casi, dalla considerazione esplicita di alcuni di essi. In particolar modo, si è fermata l’attenzione sulle conseguenze ermeneutiche scaturite dall’eccezione di casi specifici nei confronti della generalità dei casi, non eccepiti, che si intendano compresi nella regola. La scomposizione del ragionamento in esame nelle sue scansioni logiche consente di puntualizzare i termini del rapporto tra regola ed eccezione che l’impiego dell’argomento indagato presuppone. Posta una regola, relativamente incerta quanto all’ambito della sua applicazione, l’eccezione, espressamente definita nella sua incidenza, è considerata con riguardo alla capacità di indurre nell’interprete una rappresentazione più dettagliata della portata della regola, e di suggerire un consolidamento della sua comprensione, con riferimento al complesso, circoscritto in via interpretativa, dei casi non eccepiti.
«Exceptio firmat regulam». Un contributo sul ragionamento giuridico / Nitsch, Carlo. - STAMPA. - VI:(2007), pp. 3787-3827.
«Exceptio firmat regulam». Un contributo sul ragionamento giuridico
NITSCH, CARLO
2007
Abstract
Oggetto del saggio è lo studio di una trama della genealogia del brocardo ‘exceptio firmat regulam’, teso ad illuminare, attraverso l’esame storico e analitico di un topos dell’argomentazione giuridica, la peculiarità del rapporto tra regola ed eccezione. Tra i più noti proverbi (non solo) giuridici, ‘exceptio firmat regulam’ non è formulazione contenuta nelle fonti romane. Le sue origini devono ricercarsi nella ricca tradizione postgiustinianea sulla lex 50.17.1 dei Digesta. È possibile mostrare, tuttavia, il profondo radicamento, nel ragionamento dei giureconsulti romani, di un’interessante elaborazione del senso sintetizzato in tale massima. Nel contesto della riflessione condotta, l’esame di alcuni frammenti giurisprudenziali (D. 33.9.4.6, D. 33.6.2 pr., D. 33.7.12.43, D. 33.2.32.2) consente di rappresentare un problema concreto del ragionamento giuridico. Nella sua portata generale, esso concerne le forme del condizionamento prodotto, nell’interpretazione di un discorso normativo, che abbia ad oggetto una regola comprensiva di una pluralità indeterminata di casi, dalla considerazione esplicita di alcuni di essi. In particolar modo, si è fermata l’attenzione sulle conseguenze ermeneutiche scaturite dall’eccezione di casi specifici nei confronti della generalità dei casi, non eccepiti, che si intendano compresi nella regola. La scomposizione del ragionamento in esame nelle sue scansioni logiche consente di puntualizzare i termini del rapporto tra regola ed eccezione che l’impiego dell’argomento indagato presuppone. Posta una regola, relativamente incerta quanto all’ambito della sua applicazione, l’eccezione, espressamente definita nella sua incidenza, è considerata con riguardo alla capacità di indurre nell’interprete una rappresentazione più dettagliata della portata della regola, e di suggerire un consolidamento della sua comprensione, con riferimento al complesso, circoscritto in via interpretativa, dei casi non eccepiti.File | Dimensione | Formato | |
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