Il testo introduce le nozioni di “imprenditorialismo urbano” e di “creatività” alle quali fa riferimento il modello rigenerativo di marca anglo-americana che, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 del novecento, ha indirizzato la maggior parte delle politiche rigenerative adottate dalle capitali competitive dell’occidente globalizzato. Considerando il quadro dei riferimenti teorici e delle azioni concrete che sono alla base delle cosiddette “boosterist strategies” di cui il place marketing ha fatto largo uso per promuovere le città, il testo prova inoltre a dare conto di come le politiche culturali e simboliche realizzate nel corso del “rinascimento” di Napoli, avviato a metà degli anni ’90, si siano cimentate con questi costrutti, sia pure modificandoli e deformandoli per adattarli alla specificità del contesto locale. In particolare, vengono esplorati due casi di politica culturale che hanno riscontrato particolare successo di critica, rientrando di diritto fra le best practices riportate nella letteratura internazionale sulla rigenerazione urbana, ovvero: la formula dell’Adozione dei Monumenti, e l’operazione Metrò dell’Arte. Il testo esplicita come la prima formula abbia dato una risposta originale e innovativa ad una serie di sollecitazioni già vive nel milieu partenopeo, che l’attore pubblico è stato capace di cogliere all’intreccio fra esigenze di sviluppo e bisogni della città e dei cittadini, mentre la seconda formula abbia declinato alcuni ingredienti della ricetta rigenerativa in maniera più piattamente standardizzata.
Fra innovazione e restaurazione. Dieci anni di pianificazione culturale / Palestino, MARIA FEDERICA. - STAMPA. - (2007), pp. 207-228.
Fra innovazione e restaurazione. Dieci anni di pianificazione culturale
PALESTINO, MARIA FEDERICA
2007
Abstract
Il testo introduce le nozioni di “imprenditorialismo urbano” e di “creatività” alle quali fa riferimento il modello rigenerativo di marca anglo-americana che, a cavallo fra gli anni ’80 e ’90 del novecento, ha indirizzato la maggior parte delle politiche rigenerative adottate dalle capitali competitive dell’occidente globalizzato. Considerando il quadro dei riferimenti teorici e delle azioni concrete che sono alla base delle cosiddette “boosterist strategies” di cui il place marketing ha fatto largo uso per promuovere le città, il testo prova inoltre a dare conto di come le politiche culturali e simboliche realizzate nel corso del “rinascimento” di Napoli, avviato a metà degli anni ’90, si siano cimentate con questi costrutti, sia pure modificandoli e deformandoli per adattarli alla specificità del contesto locale. In particolare, vengono esplorati due casi di politica culturale che hanno riscontrato particolare successo di critica, rientrando di diritto fra le best practices riportate nella letteratura internazionale sulla rigenerazione urbana, ovvero: la formula dell’Adozione dei Monumenti, e l’operazione Metrò dell’Arte. Il testo esplicita come la prima formula abbia dato una risposta originale e innovativa ad una serie di sollecitazioni già vive nel milieu partenopeo, che l’attore pubblico è stato capace di cogliere all’intreccio fra esigenze di sviluppo e bisogni della città e dei cittadini, mentre la seconda formula abbia declinato alcuni ingredienti della ricetta rigenerativa in maniera più piattamente standardizzata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.