Nell’ambito dello sviluppo di una metodologia d’analisi dei fenomeni di propagazione di correnti sia idriche che fangose, finalizzata alla pianificazione di interventi a difesa di aree abitate poste a valle di fossi e di valloni, nel presente lavoro, con riferimento ad alcuni casi studio reali, viene effettuata una comparazione tra i risultati forniti da due modelli, uni- e bi-dimensionali di moto vario. Il confronto mostra come, in relazione alle azioni che possono andare ad esplicarsi su opere trasversali del tipo “briglia frangi-colata”, non sussista una relazione sistematica tra i risultati conseguibili con l’applicazione, ad uno stesso caso di studio, dei due tipi di modelli, e sia quindi consigliabile, soprattutto nel più frequente caso di utilizzazione di modelli uni-dimensionali, provvedere alla progettazione di opere sufficientemente duttili e, pertanto, capaci di scaricare sull’intera struttura le azioni che, il più delle volte, tendono ad esplicarsi soprattutto su alcune parti di esse.
Valutazione, attraverso modellazione matematica uni- e bi-dimensionale dei fenomeni di moto vario, delle interazioni tra correnti detritiche e briglie frangi-colata / L., Barbiero; L., Cozzolino; V., Iavarone; Pianese, Domenico. - STAMPA. - (2004), pp. 273-284. (Intervento presentato al convegno Modeci - Modelli Matematici per la simulazione di Catastrofi Idrogeologiche tenutosi a Rende (CS) nel 30 – 31 Marzo 2004).
Valutazione, attraverso modellazione matematica uni- e bi-dimensionale dei fenomeni di moto vario, delle interazioni tra correnti detritiche e briglie frangi-colata
PIANESE, DOMENICO
2004
Abstract
Nell’ambito dello sviluppo di una metodologia d’analisi dei fenomeni di propagazione di correnti sia idriche che fangose, finalizzata alla pianificazione di interventi a difesa di aree abitate poste a valle di fossi e di valloni, nel presente lavoro, con riferimento ad alcuni casi studio reali, viene effettuata una comparazione tra i risultati forniti da due modelli, uni- e bi-dimensionali di moto vario. Il confronto mostra come, in relazione alle azioni che possono andare ad esplicarsi su opere trasversali del tipo “briglia frangi-colata”, non sussista una relazione sistematica tra i risultati conseguibili con l’applicazione, ad uno stesso caso di studio, dei due tipi di modelli, e sia quindi consigliabile, soprattutto nel più frequente caso di utilizzazione di modelli uni-dimensionali, provvedere alla progettazione di opere sufficientemente duttili e, pertanto, capaci di scaricare sull’intera struttura le azioni che, il più delle volte, tendono ad esplicarsi soprattutto su alcune parti di esse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.