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Nei testi medievali in fiorentino antico collidono gli esiti di lat. avv. SĪC, cong. SI e pron.rifl. SE nell'unica grafia <si>. Anche per tale motivo vi sono casi di possibile ambiguità sulla reale funzione di sì < SĪC nella frase. SALVI 2002 ne distingue quattro funzioni:a) avv. di modo / quantità; b) connettore frasale;c) introduttore di frase principale;d) sì “tematizzante” (sottolinea la tematicità di un elemento che lo precede).Con la parziale eccezione degli interventi di SALVI 2002, POLETTO 2003 e BOCCHI 2004, manca a tutt'oggi uno studio sistematico che documenti la distribuzione delle funzioni di sì in base alle tipologie dei testi, agli ambiti di scrittura e ad altre variabili sociolinguistiche. Nel complesso, le proposte per distinguere le funzioni di sì in base alle proprietà sintattiche e distribuzionali lasciano alcuni elementi di dubbio causati soprattutto dalla coincidenza grafica con il riflessivo proclitico alle forme finite del verbo, e dall'incertezza sulla diatesi dei verbi riflessivi in italiano antico.La fonologia del napoletano antico comporta l'adozione di forme grafiche diverse per il pron. rifl. <se> e per l'avv. <si>. Ma in concreto la situazione non è molto dissimile da quella dei testi fiorentini per diverse ragioni (vd. SABATINI 1975, DE BLASI 1995): si registra la precoce influenza toscana sulla scrittura volgare in Campania; i più antichi testi in prosa sono volgarizzamenti dal latino o dal fiorentino; le normali oscillazioni fonetiche (specie in protonia) e le incertezze dei copisti tendono a oscurare la regolarità degli esiti fonologici.Alla luce di tale quadro, la nostra ricerca si propone di:1. descrivere la distribuzione delle suddette funzioni b., c. e d. del sì avverbio in un corpus di testi napoletani dal XIV all'inizio del XVI secolo. Le strutture attestate nel corpus di riferimento saranno analizzate tenendo conto di parametri sintattici, semantici e pragmatico-testuali;2. isolare e discutere alcuni casi ambigui, per i quali si verificherà la plausibilità di ammettere o meno l'uso riflessivo del verbo. Si individueranno significative costanti nelle classi semantico-lessicali dei verbi per i quali, in sede di edizione critica, è problematico stabilire se la diatesi sia attiva (con <si> = sì) o se, invece, sia preferibile un'interpretazione riflessiva (vd. AGENO 1964, CENNAMO 1998 e 1999);3. suggerire modalità di comportamento per chi si accinga a fare l'edizione critica di un testo.Bibliografia Ageno, Franca Brambilla 1964. Il verbo nell'italiano antico. Ricerche di sintassi, Milano-Napoli: Ricciardi. Benincà, Paola 1994. La variazione sintattica. Studi di dialettologia romanza, Bologna: il Mulino.Bocchi, Andrea 2004, «Sì» nel «Livero de l'abbecho», in M. Zaccarello - L. Tomasin (a cura di), Storia della lingua e filologia. Per Alfredo Stussi nel suo sessantacinquesimo compleanno, Firenze: Sismel, 121-158.Cennamo, Michela 1998, Transitività e inaccusatività in testi abruzzesi e napoletani, in P. Ramat – E. Roma, Sintassi storica. Atti del XXX Congresso Internazionale della Società Linguistica Italiana (Pavia, 26-28 settembre 1996), Roma: Bulzoni, 197-213.Cennamo, Michela 1999, Inaccusatività tardo-latina e suoi riflessi in testi italiani antichi centro-meridionali, in «Zeitschrift für romanische Philologie», CXV, 300-331.Chiosi, Lucia 2002, Il Libro de li antichi facti de li gentili o de li pagani: Un testo d'età angioina, in «Bollettino Linguistico Campano», II, 87-167.Coluccia, Rosario 1987 (a cura di), Ferraiolo, Cronaca, Firenze: Accademia della Crusca.De Blasi, Nicola 1986 (a cura di), Libro de la destructione de Troya. Volgarizzamento napoletano trecentesco tratto da Guido delle Colonne, Roma: Bonacci.De Blasi, Nicola 1995, Kampanien/Campania, in G. Holtus - M. Metzeltin - C. Schimitt (a cura di), Lexicon der Romanistischen Linguistik (LRL), Tübingen: Nyemer. II/2, 175-89.De Caprio, Chiara 2002-2005, La Cronica di Napoli di Notar Giacomo. Edizione critica del ms. brancacciano II F 6 della Biblioteca Nazionale di Napoli, Tesi di dottorato in Filologia Moderna, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.Poletto, Cecilia 2003, Conservazione e innovazione in alcune particelle frasali dall'italiano antico alle varietà moderne, in G. Marcato (a cura di), Italiano. Strana lingua?, Atti del Convegno Sappada / Plodn (Belluno), 3-7 luglio 2002, Padova: Unipress, 311-317.Sabatini, Francesco 1975, Napoli angioina. Cultura e società, Napoli: ESI. Salvi, Giampaolo 2002, Il problema di <si> e l'uso riflessivo di essere, in Verbum 4, 377-398.Salvi, Giampaolo 2004, La formazione della struttura di frase romanza. Ordine delle parole e clitici dal latino alle lingue romanze antiche, Tübingen: Niemeyer.
Funzioni dell'avverbio sì nei testi napoletani antichi e relativi problemi editoriali / DE CAPRIO, Chiara; Montuori, Francesco. - (2008). (Intervento presentato al convegno Sintassi storica e sicronica dell'italiano. Subordinazione, coordinazione, giustapposizione. X Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana tenutosi a Basilea nel 30 giugno - 3 luglio 2008).
Funzioni dell'avverbio sì nei testi napoletani antichi e relativi problemi editoriali
Nei testi medievali in fiorentino antico collidono gli esiti di lat. avv. SĪC, cong. SI e pron.rifl. SE nell'unica grafia . Anche per tale motivo vi sono casi di possibile ambiguità sulla reale funzione di sì < SĪC nella frase. SALVI 2002 ne distingue quattro funzioni:a) avv. di modo / quantità; b) connettore frasale;c) introduttore di frase principale;d) sì “tematizzante” (sottolinea la tematicità di un elemento che lo precede).Con la parziale eccezione degli interventi di SALVI 2002, POLETTO 2003 e BOCCHI 2004, manca a tutt'oggi uno studio sistematico che documenti la distribuzione delle funzioni di sì in base alle tipologie dei testi, agli ambiti di scrittura e ad altre variabili sociolinguistiche. Nel complesso, le proposte per distinguere le funzioni di sì in base alle proprietà sintattiche e distribuzionali lasciano alcuni elementi di dubbio causati soprattutto dalla coincidenza grafica con il riflessivo proclitico alle forme finite del verbo, e dall'incertezza sulla diatesi dei verbi riflessivi in italiano antico.La fonologia del napoletano antico comporta l'adozione di forme grafiche diverse per il pron. rifl. e per l'avv. . Ma in concreto la situazione non è molto dissimile da quella dei testi fiorentini per diverse ragioni (vd. SABATINI 1975, DE BLASI 1995): si registra la precoce influenza toscana sulla scrittura volgare in Campania; i più antichi testi in prosa sono volgarizzamenti dal latino o dal fiorentino; le normali oscillazioni fonetiche (specie in protonia) e le incertezze dei copisti tendono a oscurare la regolarità degli esiti fonologici.Alla luce di tale quadro, la nostra ricerca si propone di:1. descrivere la distribuzione delle suddette funzioni b., c. e d. del sì avverbio in un corpus di testi napoletani dal XIV all'inizio del XVI secolo. Le strutture attestate nel corpus di riferimento saranno analizzate tenendo conto di parametri sintattici, semantici e pragmatico-testuali;2. isolare e discutere alcuni casi ambigui, per i quali si verificherà la plausibilità di ammettere o meno l'uso riflessivo del verbo. Si individueranno significative costanti nelle classi semantico-lessicali dei verbi per i quali, in sede di edizione critica, è problematico stabilire se la diatesi sia attiva (con = sì) o se, invece, sia preferibile un'interpretazione riflessiva (vd. AGENO 1964, CENNAMO 1998 e 1999);3. suggerire modalità di comportamento per chi si accinga a fare l'edizione critica di un testo.Bibliografia Ageno, Franca Brambilla 1964. Il verbo nell'italiano antico. Ricerche di sintassi, Milano-Napoli: Ricciardi. Benincà, Paola 1994. La variazione sintattica. Studi di dialettologia romanza, Bologna: il Mulino.Bocchi, Andrea 2004, «Sì» nel «Livero de l'abbecho», in M. Zaccarello - L. Tomasin (a cura di), Storia della lingua e filologia. Per Alfredo Stussi nel suo sessantacinquesimo compleanno, Firenze: Sismel, 121-158.Cennamo, Michela 1998, Transitività e inaccusatività in testi abruzzesi e napoletani, in P. Ramat – E. Roma, Sintassi storica. Atti del XXX Congresso Internazionale della Società Linguistica Italiana (Pavia, 26-28 settembre 1996), Roma: Bulzoni, 197-213.Cennamo, Michela 1999, Inaccusatività tardo-latina e suoi riflessi in testi italiani antichi centro-meridionali, in «Zeitschrift für romanische Philologie», CXV, 300-331.Chiosi, Lucia 2002, Il Libro de li antichi facti de li gentili o de li pagani: Un testo d'età angioina, in «Bollettino Linguistico Campano», II, 87-167.Coluccia, Rosario 1987 (a cura di), Ferraiolo, Cronaca, Firenze: Accademia della Crusca.De Blasi, Nicola 1986 (a cura di), Libro de la destructione de Troya. Volgarizzamento napoletano trecentesco tratto da Guido delle Colonne, Roma: Bonacci.De Blasi, Nicola 1995, Kampanien/Campania, in G. Holtus - M. Metzeltin - C. Schimitt (a cura di), Lexicon der Romanistischen Linguistik (LRL), Tübingen: Nyemer. II/2, 175-89.De Caprio, Chiara 2002-2005, La Cronica di Napoli di Notar Giacomo. Edizione critica del ms. brancacciano II F 6 della Biblioteca Nazionale di Napoli, Tesi di dottorato in Filologia Moderna, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.Poletto, Cecilia 2003, Conservazione e innovazione in alcune particelle frasali dall'italiano antico alle varietà moderne, in G. Marcato (a cura di), Italiano. Strana lingua?, Atti del Convegno Sappada / Plodn (Belluno), 3-7 luglio 2002, Padova: Unipress, 311-317.Sabatini, Francesco 1975, Napoli angioina. Cultura e società, Napoli: ESI. Salvi, Giampaolo 2002, Il problema di e l'uso riflessivo di essere, in Verbum 4, 377-398.Salvi, Giampaolo 2004, La formazione della struttura di frase romanza. Ordine delle parole e clitici dal latino alle lingue romanze antiche, Tübingen: Niemeyer.
Funzioni dell'avverbio sì nei testi napoletani antichi e relativi problemi editoriali / DE CAPRIO, Chiara; Montuori, Francesco. - (2008). (Intervento presentato al convegno Sintassi storica e sicronica dell'italiano. Subordinazione, coordinazione, giustapposizione. X Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana tenutosi a Basilea nel 30 giugno - 3 luglio 2008).
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simulazione ASN
Il report seguente simula gli indicatori relativi alla propria produzione scientifica in relazione alle soglie ASN 2023-2025 del proprio SC/SSD. Si ricorda che il superamento dei valori soglia (almeno 2 su 3) è requisito necessario ma non sufficiente al conseguimento dell'abilitazione. La simulazione si basa sui dati IRIS e sugli indicatori bibliometrici alla data indicata e non tiene conto di eventuali periodi di congedo obbligatorio, che in sede di domanda ASN danno diritto a incrementi percentuali dei valori. La simulazione può differire dall'esito di un’eventuale domanda ASN sia per errori di catalogazione e/o dati mancanti in IRIS, sia per la variabilità dei dati bibliometrici nel tempo. Si consideri che Anvur calcola i valori degli indicatori all'ultima data utile per la presentazione delle domande.
La presente simulazione è stata realizzata sulla base delle specifiche raccolte sul tavolo ER del Focus Group IRIS coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia e delle regole riportate nel DM 589/2018 e allegata Tabella A. Cineca, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il Focus Group IRIS non si assumono alcuna responsabilità in merito all’uso che il diretto interessato o terzi faranno della simulazione. Si specifica inoltre che la simulazione contiene calcoli effettuati con dati e algoritmi di pubblico dominio e deve quindi essere considerata come un mero ausilio al calcolo svolgibile manualmente o con strumenti equivalenti.
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