Lo scritto approfondisce la questione della natura della responsabilità della pubblica amministrazione per i danni cagionati nell'esercizio illegittimo della funzione pubblica. La configurazione di una responsabilità contrattuale del soggetto pubblico nell'esercizio dell'attività provvedimentale deriva dall'applicazione nell'ambito del rapporto tra privato e amministrazione della teoria della responsabilità da « contatto sociale » di origine civilistica e dalla constatazione dell'esistenza di un rapporto specifico e differenziato tra danneggiante e danneggiato che si concretizza nel procedimento amministrativo ed impedisce di considerare l'amministrazione alla stregua del « passante » o del « chiunque » che danneggi un qualsiasi altro soggetto occasionale. Il riconoscimento della natura contrattuale della responsabilità per lesione di interessi legittimi presenta notevoli conseguenze pratiche, comportando l'applicazione della disciplina di tale forma di responsabilità, in particolare in tema di estensione del danno risarcibile, termine di prescrizione ed onere della prova. A tale ultimo proposito, l'adesione a tale nuova chiave di lettura dei rapporti tra cittadino e amministrazione consente di ovviare ad uno dei problemi più discussi lasciato aperto dalla pronuncia Cass., Sez. un. n. 500 del 1999: l'elemento soggettivo, requisito essenziale della responsabilità aquiliana ex art. 2043 c.c. e la relativa prova, talmente complessa da assumere le sembianze di una vera e propria probatio diabolica.
Responsabilità da contatto amministrativo qualificato e conseguenze sulla prova della colpa della P.A / Mari, Giuseppina. - In: IL FORO AMMINISTRATIVO TAR. - ISSN 1722-2397. - STAMPA. - 6(2002), pp. 1917-1938.
Responsabilità da contatto amministrativo qualificato e conseguenze sulla prova della colpa della P.A
MARI, GIUSEPPINA
2002
Abstract
Lo scritto approfondisce la questione della natura della responsabilità della pubblica amministrazione per i danni cagionati nell'esercizio illegittimo della funzione pubblica. La configurazione di una responsabilità contrattuale del soggetto pubblico nell'esercizio dell'attività provvedimentale deriva dall'applicazione nell'ambito del rapporto tra privato e amministrazione della teoria della responsabilità da « contatto sociale » di origine civilistica e dalla constatazione dell'esistenza di un rapporto specifico e differenziato tra danneggiante e danneggiato che si concretizza nel procedimento amministrativo ed impedisce di considerare l'amministrazione alla stregua del « passante » o del « chiunque » che danneggi un qualsiasi altro soggetto occasionale. Il riconoscimento della natura contrattuale della responsabilità per lesione di interessi legittimi presenta notevoli conseguenze pratiche, comportando l'applicazione della disciplina di tale forma di responsabilità, in particolare in tema di estensione del danno risarcibile, termine di prescrizione ed onere della prova. A tale ultimo proposito, l'adesione a tale nuova chiave di lettura dei rapporti tra cittadino e amministrazione consente di ovviare ad uno dei problemi più discussi lasciato aperto dalla pronuncia Cass., Sez. un. n. 500 del 1999: l'elemento soggettivo, requisito essenziale della responsabilità aquiliana ex art. 2043 c.c. e la relativa prova, talmente complessa da assumere le sembianze di una vera e propria probatio diabolica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.