Questa introduzione alla traduzione italiana del volume Anthropologie de la Méditerranée/Anthropology of the Mediterranean a cura di Albera D., Blok A., Bromberger C. (Maisonnneuve & Larose, Aix-en-Provence 2001) traccia la storia dell’antropologia del Mediterraneo. La nascita dell’antropologia del Mediterraneo è il risultato di una convergenza di interessi disciplinari (soprattutto inglesi) con interessi geopolitici (soprattutto americani) ma il suo sviluppo si è sovrapposto alle diverse tradizioni antropologiche nazionali che si sono sviluppate sulle sponde mediterranee. In questo contributo una particolare attenzione è portata al “mancato incontro” fra l’antropologia italiana e l’antropologia del Mediterraneo e al fatto che sussiste una certa difficoltà nell’individuare un’impostazione capace di accomunare gli studi realizzati nel Mediterraneo. Inoltre, si mette in risalto come un persistente processo di complessificazione del campo di studi si è combinato con un cambiamento sostanziale della prospettiva d’analisi proposta dall’antropologia del Mediterraneo ai suoi esordi, legata alla ricerca di tratti culturali specifici. Lo sviluppo di questo sguardo riflessivo da parte degli antropologi mediterraneisti ha aperto nuove piste di ricerca. Gli studi sull’onore e la vergogna, sul clientelismo, sulla famiglia hanno oltrepassato le frontiere del Mediterraneo dando vita a comparazioni inedite che hanno permesso di sviluppare una nuova visione sui fenomeni mediterranei e che hanno reso instabile la delimitazione fra “antropologia nel Mediterraneo” e “antropologia del Mediterraneo”. Si constata quindi che lo studio del Mediterraneo, con le sue molteplici espressioni, continua ad occupare un posto di rilievo nell’antropologia, ma, nel contempo, il Mediterraneo appare sempre meno “mediterraneo”.
Antropologia e Mediterraneo : storia di una relazione mutevole / Miranda, Adelina. - STAMPA. - (2007), pp. 7-46.
Antropologia e Mediterraneo : storia di una relazione mutevole
MIRANDA, ADELINA
2007
Abstract
Questa introduzione alla traduzione italiana del volume Anthropologie de la Méditerranée/Anthropology of the Mediterranean a cura di Albera D., Blok A., Bromberger C. (Maisonnneuve & Larose, Aix-en-Provence 2001) traccia la storia dell’antropologia del Mediterraneo. La nascita dell’antropologia del Mediterraneo è il risultato di una convergenza di interessi disciplinari (soprattutto inglesi) con interessi geopolitici (soprattutto americani) ma il suo sviluppo si è sovrapposto alle diverse tradizioni antropologiche nazionali che si sono sviluppate sulle sponde mediterranee. In questo contributo una particolare attenzione è portata al “mancato incontro” fra l’antropologia italiana e l’antropologia del Mediterraneo e al fatto che sussiste una certa difficoltà nell’individuare un’impostazione capace di accomunare gli studi realizzati nel Mediterraneo. Inoltre, si mette in risalto come un persistente processo di complessificazione del campo di studi si è combinato con un cambiamento sostanziale della prospettiva d’analisi proposta dall’antropologia del Mediterraneo ai suoi esordi, legata alla ricerca di tratti culturali specifici. Lo sviluppo di questo sguardo riflessivo da parte degli antropologi mediterraneisti ha aperto nuove piste di ricerca. Gli studi sull’onore e la vergogna, sul clientelismo, sulla famiglia hanno oltrepassato le frontiere del Mediterraneo dando vita a comparazioni inedite che hanno permesso di sviluppare una nuova visione sui fenomeni mediterranei e che hanno reso instabile la delimitazione fra “antropologia nel Mediterraneo” e “antropologia del Mediterraneo”. Si constata quindi che lo studio del Mediterraneo, con le sue molteplici espressioni, continua ad occupare un posto di rilievo nell’antropologia, ma, nel contempo, il Mediterraneo appare sempre meno “mediterraneo”.File | Dimensione | Formato | |
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