La tesi dal titolo “L’alimentazione della specie bufalina: utilizzo di probiotici nello svezzamento; composizione acidica del grasso del latte”, è imperniata essenzialmente su due linee di ricerca: la prima ha riguardato un momento particolare quale lo svezzamento dei vitelli bufalini testando in questa fase l’impiego di additivi fungini; la seconda ha preso in considerazione essenzialmente le caratteristiche qualitative del latte di bufala, con particolare riferimento alla composizione acidica del grasso. La ricerca sull’utilizzo degli additivi fungini è stata articolata in due prove: una prima prova, in cui è stato testato l’Enterococcus faecium SF 68 ed una seconda prova, in cui è stato provato un prodotto fungino contenente il Saccharomyces cerevisiae e l’Aspergillus oryzae. Lo studio sulle caratteristiche qualitative del latte del latte di bufala ed in particolare della composizione acidica del grasso sta suscitando notevole interesse in quanto influenza i processi di caseificazione e la qualità del prodotto finito (consistenza, aroma, odore e colore). Inoltre, le caratteristiche degli acidi grassi, quali lunghezza della catena, grado di saturazione, tipo e percentuale di acidi grassi insaturi e polinsaturi, possono incidere, positivamente o negativamente, sulla salute umana.
L’alimentazione della specie bufalina: (1) Utilizzo di integratori microbici durante la fase di alimentazione lattea; (2) Composizione acidica del grasso del latte / Proto, Vincenzo. - (2007).
L’alimentazione della specie bufalina: (1) Utilizzo di integratori microbici durante la fase di alimentazione lattea; (2) Composizione acidica del grasso del latte
PROTO, VINCENZO
2007
Abstract
La tesi dal titolo “L’alimentazione della specie bufalina: utilizzo di probiotici nello svezzamento; composizione acidica del grasso del latte”, è imperniata essenzialmente su due linee di ricerca: la prima ha riguardato un momento particolare quale lo svezzamento dei vitelli bufalini testando in questa fase l’impiego di additivi fungini; la seconda ha preso in considerazione essenzialmente le caratteristiche qualitative del latte di bufala, con particolare riferimento alla composizione acidica del grasso. La ricerca sull’utilizzo degli additivi fungini è stata articolata in due prove: una prima prova, in cui è stato testato l’Enterococcus faecium SF 68 ed una seconda prova, in cui è stato provato un prodotto fungino contenente il Saccharomyces cerevisiae e l’Aspergillus oryzae. Lo studio sulle caratteristiche qualitative del latte del latte di bufala ed in particolare della composizione acidica del grasso sta suscitando notevole interesse in quanto influenza i processi di caseificazione e la qualità del prodotto finito (consistenza, aroma, odore e colore). Inoltre, le caratteristiche degli acidi grassi, quali lunghezza della catena, grado di saturazione, tipo e percentuale di acidi grassi insaturi e polinsaturi, possono incidere, positivamente o negativamente, sulla salute umana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.