Il contributo è pubblicato nel volume, Forme del movimento. Progetti di infrastrutture lineari in contesti storici e ambientali di rilievo, a cura di G. B. Fabbri, Officina Edizioni, Roma 2008 che raccoglie i risultati della ricerca PRIN 2004-2006. Il caso studio dell’Unità di Ricerca dell’Università ‘Federico II’ si riferisce al recupero della ferrovia dismessa Sicignano-Lagonegro nel Vallo di Diano. Oggetto della ricerca, dunque, sono l’infrastruttura e il territorio da questa solcato, territorio particolarmente segnato per caratteri geografici - una vasta piana bonificata e ancora prevalentemente agricola circondata da rilievi e solcata da sistemi lineari paralleli a quello della ferrovia (fiume, autostrada, strada statale) – e per presenza di beni culturali e ambientali di diversa natura (centri minori di pregio, grandi monumenti come la certosa di Padula, le grotte di Pertosa). La costruzione del progetto di recupero del tracciato dismesso si è intrecciata con la costruzione di un progetto più ampio teso a recuperare il paesaggio dell’intero Vallo secondo una interpretazione del territorio e dei suoi valori in linea con le direttive della Convenzione Europea del Paesaggio. Il contributo che ha per titolo Il progetto del territorio tra paesaggio, infrastruttura e arte, oggetto del presente abstract, introduce termini, materiali, metodologie e temi sviluppati nella ricerca e nei successivi contributi più specificamente legati al progetto di sezioni territoriali. La costruzione del progetto di ricerca parte dall’intreccio di relazioni tra struttura del territorio e infrastrutture che lo attraversano e assume il primo come luogo degli avvenimenti fisici che supportano un contesto inteso come luogo degli avvenimenti socio-culturali. Il paesaggio include e rappresenta contemporaneamente territorio e contesto, patrimonio fisico e storico-culturale. La costruzione del paesaggio, il progetto dell’infrastruttura e la messa in scena dell’arte si ricompongono a definire i caratteri del paesaggio del Vallo di Diano esemplificato in quattro aree strategiche emblematiche di diverse condizioni della natura dei luoghi, del tracciato della ferrovia e della struttura e dei rapporti reciproci degli elementi del sistema lineare fiume-autostrada-ferrovia-strada statale. Lungo il tracciato della ferrovia e delle sue intersezioni con gli altri sistemi lineari si sono individuate quattro sezioni territoriali in cui il progetto si è esteso a porzioni più o meno ampie del territorio dell’intero Vallo. In particolare, chi scrive ha elaborato il progetto per il parco lineare tra le stazioni di Padula e Sassano –Teggiano, disegnato in connessione con la Certosa di Padula, progetto sintetizzato nello scritto Lo spazio “tra” le infrastrutture:un disegno di parco lineare tra le stazioni ferroviarie di Padula e Sassano –Teggiano pubblicato nello stesso volume.
Il progetto del territorio tra paesaggio, infrastruttura e arte / D'Agostino, Angela. - STAMPA. - (2008), pp. 180-184.
Il progetto del territorio tra paesaggio, infrastruttura e arte
D'AGOSTINO, ANGELA
2008
Abstract
Il contributo è pubblicato nel volume, Forme del movimento. Progetti di infrastrutture lineari in contesti storici e ambientali di rilievo, a cura di G. B. Fabbri, Officina Edizioni, Roma 2008 che raccoglie i risultati della ricerca PRIN 2004-2006. Il caso studio dell’Unità di Ricerca dell’Università ‘Federico II’ si riferisce al recupero della ferrovia dismessa Sicignano-Lagonegro nel Vallo di Diano. Oggetto della ricerca, dunque, sono l’infrastruttura e il territorio da questa solcato, territorio particolarmente segnato per caratteri geografici - una vasta piana bonificata e ancora prevalentemente agricola circondata da rilievi e solcata da sistemi lineari paralleli a quello della ferrovia (fiume, autostrada, strada statale) – e per presenza di beni culturali e ambientali di diversa natura (centri minori di pregio, grandi monumenti come la certosa di Padula, le grotte di Pertosa). La costruzione del progetto di recupero del tracciato dismesso si è intrecciata con la costruzione di un progetto più ampio teso a recuperare il paesaggio dell’intero Vallo secondo una interpretazione del territorio e dei suoi valori in linea con le direttive della Convenzione Europea del Paesaggio. Il contributo che ha per titolo Il progetto del territorio tra paesaggio, infrastruttura e arte, oggetto del presente abstract, introduce termini, materiali, metodologie e temi sviluppati nella ricerca e nei successivi contributi più specificamente legati al progetto di sezioni territoriali. La costruzione del progetto di ricerca parte dall’intreccio di relazioni tra struttura del territorio e infrastrutture che lo attraversano e assume il primo come luogo degli avvenimenti fisici che supportano un contesto inteso come luogo degli avvenimenti socio-culturali. Il paesaggio include e rappresenta contemporaneamente territorio e contesto, patrimonio fisico e storico-culturale. La costruzione del paesaggio, il progetto dell’infrastruttura e la messa in scena dell’arte si ricompongono a definire i caratteri del paesaggio del Vallo di Diano esemplificato in quattro aree strategiche emblematiche di diverse condizioni della natura dei luoghi, del tracciato della ferrovia e della struttura e dei rapporti reciproci degli elementi del sistema lineare fiume-autostrada-ferrovia-strada statale. Lungo il tracciato della ferrovia e delle sue intersezioni con gli altri sistemi lineari si sono individuate quattro sezioni territoriali in cui il progetto si è esteso a porzioni più o meno ampie del territorio dell’intero Vallo. In particolare, chi scrive ha elaborato il progetto per il parco lineare tra le stazioni di Padula e Sassano –Teggiano, disegnato in connessione con la Certosa di Padula, progetto sintetizzato nello scritto Lo spazio “tra” le infrastrutture:un disegno di parco lineare tra le stazioni ferroviarie di Padula e Sassano –Teggiano pubblicato nello stesso volume.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.